24 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Storico annuncio della Casa Bianca

Obama: «Riapriamo le porte a Fidel»

Gli Stati Uniti stanno compiendo un "passo storico" nel nuovo corso delle sue relazioni con Cuba. Così la Casa Bianca ha annunciato una serie di misure volte a rilanciare le relazioni tra i due Paesi.

NEW YORK - Gli Stati Uniti stanno compiendo un «passo storico» nel nuovo corso delle sue relazioni con Cuba. Così la Casa Bianca ha annunciato una serie di misure volte a rilanciare le relazioni tra i due Paesi, separati da «144 chilometri di mare, ma uniti dalle relazioni tra i due milioni di cubani e americani di origini cubane che vivono negli Stati Uniti e gli 11 milioni di cubani che con loro condividono simili speranze per un futuro migliore» sull'isola caraibica.

PASSO STORICO TRA WASHINGTON E L'AVANA - L'amministrazione del presidente americano Barack Obama sottolinea come sia chiaro che «decenni di isolamento di Cuba voluto dagli Usa hanno fallito nel raggiungere il nostro obiettivo per la promozione e la crescita di Cuba come [una nazione] democratica, prospera e stabile». Il riconoscimento dei limiti dell'approccio di Washington verso L'Avana porta la Casa Bianca a dire che non può «continuare a fare la stessa cosa e ad aspettarsi gli stessi risultati». Per quanto piena di «buone intenzioni», la strategia americana ha pochi effetti oggi, così come li aveva nel 1961: «Cuba è governata dai Castro e dal partito comunista».

LA FINE DI UN APPROCCIO "DATATO" - Gli Stati Uniti hanno deciso di porre fine a un approccio «datato» verso Cuba. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama annunciando la "normalizzazione" delle relazioni sull'asse Washington-L'Avana. «Isolare» l'isola cubana «ha avuto pochi effetti», ha ammesso l'inquilino della Casa Bianca, facendo notare che «i Castro e il partito comunista» sono ancora al potere. Obama ha spiegato che fino ad ora «un ostacolo» ha impedito di venire meno delle ostilità esistenti tra le due nazioni da oltre 50 anni: l'arresto, cinque anni fa, di un cittadino americano, Alan Gross, liberato oggi e tornato nel suo Paese.