Spagna: il Parlamento dovrà decidere se far svolgere il referendum sull'indipendenza della Catalogna
La regione di Barcellona ha indetto unilateralmente per il 9 novembre una consultazione popolare per chiedere la separazione da Madrid. La Corte costituzionale spagnola ha bocciato la decisione. Ora i deputati sono chiamati a decidere se la responsabilità possa essere trasferita al governo locale
MADRID – La Catalogna continua la sua marcia per ottenere l'indipendenza dalla Spagna. La regione di Barcellona ha indetto unilateralmente un referendum popolare per il 9 novembre, ma la Corte costituzionale spagnola ha bocciato la decisione. La mobilitazione a favore dell'indipendenza è stata massiccia ma non sembra bastare al governo centrale. Ora i deputati spagnoli sono chiamati a decidere se la responsabilità di convocare un referendum sull'indipendenza della Catalogna possa essere trasferita al parlamento locale.
Una decisione cui si oppongono sia il governo di centrodestra, sia i socialisti all'opposizione. Madrid sottolinea che la secessione rappresenterebbe un disastro economico per la Spagna e per la stessa Catalogna. «I separatisti sostengono che la secessione sia una soluzione, ma noi pensiamo che un modo per cercare di risolvere una crisi, aggiungendo un'altra crisi» spiega Matias Alonso segretario di Ciudadanos. Tanti però chiedono la secessione. «Barcellona è una città piena di colore, vita e cultura, ha una sua identità che è diversa da quella del resto della Spagna» dice Quim Torra direttore del centro di cultura El Born. L'Unione europea e la Nato, dal canto loro, hanno avvertito che una Catalogna indipendente resterebbe esclusa dai trattati. La partita resta aperta.
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