2 maggio 2024
Aggiornato 00:30
Ambiente

Parigi a targhe alterne, protestano gli... ambientalisti

Nella capitale francese e dintorni arrivano le misure di emergenza decise dal governo per abbattere i livelli allarmanti di inquinamento. I «verdi» però sono scettici: per loro non si tratta di una soluzione ma di una misura tardiva che non combatte le lobby

PARIGI - A Parigi è emergenza smog e scattano le misure di emergenza decise dal governo per abbattere i livelli allarmanti di inquinamento registrati in tutta l'Ile de France. Nella capitale francese e dintorni arrivano addirittura le targhe alterne: è la prima volta in quasi 20 anni che si ricorre a una misura così drastica.

In città sono scoppiate discussioni e polemiche: i parigini in generale sono d'accordo. «Penso sia una cosa normale, tutti dovrebbero fare la loro parte. I trasporti pubblici dovrebbero essere gratis, così come le bici e le auto elettriche» dice Lise. «Ogni anno diminuiscono i parcheggi e l'inquinamento aumenta del 30 per cento: quindi bloccare il traffico per metà auto va bene, anche se bisognerebbe studiare delle misure permanenti» continua Thierry. «E' una buona soluzione, io mi preoccupo per i miei figli, per le polveri sottili» aggiunge Antonio.

Gli ambientalisti invece sono scettici: per loro le targhe alterne non sono una soluzione ma una misura tardiva che non combatte le lobby. «I picchi in inquinamento stanno scendendo e noi reagiamo all'ultimo minuto per salvare la faccia, ma senza efficacia. Il governo dovrebbe avere un piano di azione reale per combattere l'inquinamento» dice Sébastien Vray, presidente dell'associazione Respire. Il ministro dell'Ecologia Philippe Martin smorza le polemiche: «Capiamo le difficoltà, irritazioni e la rabbia degli automobilisti coinvolti, ma bisognava prendere questa decisione».