29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Esteri

Venezuela: 28 morti dall'inizio delle proteste

E' sempre più durala linea adottata dal delfino di Ugo Chavez, Nicolas Maduro, che dopo l'arresto il 18 febbraio scorso del leader delle proteste Leopoldo Lopez, ha promesso «misure drastiche» contro chi «uccide cittadini venezuelani»

CARACAS – E' sempre più dura la linea adottata dal delfino di Ugo Chavez, Nicolas Maduro, che dopo l'arresto il 18 febbraio scorso del leader delle proteste Leopoldo Lopez, ha promesso «misure drastiche» contro chi «uccide cittadini venezuelani». Come mostrano le immagini che arrivano da Caracas la polizia non si risparmia contro i manifestanti: gas lacrimogeni e idranti sono i mezzi a cui gli agenti fanno ricorso di frequente per sedare le proteste. E il bilancio di quelle che dovevano essere manifestazioni pacifiche si trasforma in un vero bollettino di guerra: in un mese si contano 28 morti e 365 feriti, inclusi alcuni agenti di polizia coinvolti negli scontri.

GENTE ALLA FAME - Un anno dopo la morte di Chavez, il Venezuela mostra agli occhi del mondo il volto della sua gente stremata dalla fame. Sugli scaffali dei negozi mancano il pane, la farina, i beni di prima necessità inclusa la carta igienica. E allora la rabbia sfocia nelle strade dove da circa un mese giovani studenti protestano.