In Pakistan centinaia di civili uccisi da droni, anche se Obama nega
Sebbene gli attacchi con i droni siano stati lanciati nel 2004 dal Presidente George W. Bush, è stata soprattutto l'amministrazione Obama a farvi ricorso: dal 2009 a oggi sono stati registrati 260 attacchi, quasi uno ogni quattro giorni
NEW YORK - I droni americani hanno ucciso centinaia di civili in Pakistan. E' quanto è emerso da un'indagine condotta dal Bureau of Investigative Journalism, riportata oggi dal Sunday Times, pochi giorni dopo che il Presidente americano Barack Obama ha ammesso pubblicamente per la prima volta il ricorso ai velivoli senza pilota contro presunti membri di al Qaida nelle zone tribali del Pakistan.
Secondo l'indagine del Bureau of Investigative Journalism sarebbero tra 282 e 535 i civili, tra cui oltre 60 bambini, uccisi dai droni dal giorno dell'insediamento di Obama a oggi. Interpellato sull'uso di questi velivoli dagli internauti di Google+ e YouTube, la scorsa settimana il Presidente americano aveva tenuto a precisare che «i droni non hanno causato un grande numero di vittime civili».
Dal 2009 un attacco ogni quattro giorni - Sebbene gli attacchi con i droni siano stati lanciati nel 2004 dal Presidente George W. Bush, è stata soprattutto l'amministrazione Obama a farvi ricorso: dal 2009 a oggi sono stati registrati 260 attacchi, quasi uno ogni quattro giorni.
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