San Suu Kyi non esclude ruolo di Governo: «Ci penserò»
Il Premier Nobel: «Dipende dalle circostanze e da quale ministero mi proporranno». San Suu Kyi è stata liberata nel novembre 2010 dopo avere passato buona parte degli ultimi venti anni in stato di detenzione
RANGOON - La leader dell'opposizione democratica in Birmania, Aung San Suu Kyi, non esclude un suo ruolo nel futuro governo di Rangoon nel caso in cui dovesse conquistare un seggio in parlamento alle prossime elezioni. «Dipende dalle circostanze e da quale ministero mi viene offerto», ha detto il premio Nobel per la Pace nel giorno in cui ha ricevuto la visita del ministro francese degli Affari esteri, Alain Juppé. Interpellata sull'ipotesi di vederla alla guida di un ministero, Aung San suu Kyi ha risposto: «Dovrò riflettere molto seriamente».
San Suu Kyi è stata liberata nel novembre 2010 dopo avere passato buona parte degli ultimi venti anni in stato di detenzione. La giunta al potere ha trasferito nel marzo scorso tutti i suoi poteri a un nuovo governo «civile», benché controllato da ex soldati. Questo nuovo gruppo diretto dal presidente Thein Sein ha moltiplicato i programmi di riforma negli ultimi mesi, permettendo in particolare il ritorno di San Suu kyi sulla scena politica.
«Posso dire di avere fiducia nel presidente perché ha mantenuto le sue promesse ed ha reso possibile la nuova registrazione ufficiale della Lega nazionale per la Democrazia», ha detto San Suu Kyi.
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