18 aprile 2024
Aggiornato 22:00
«Gli omicidi del kebab»

Germania, anche dei politici nel mirino dei gruppi neo-nazisti

La Polizia trova una lista con 88 nomi, non è chiaro se volevano ucciderli, tra cui compaiono un deputato del Bundestag dei Verdi, Jerzy Montag, e Hans Peter Uhl, parlamentare della Csu, il partito cristiano-sociale, fratello della Cdu di Angela Merkel

BERLINO - Avevano anche dei politici nel mirino i terroristi neo-nazisti, accusati di avere commesso 10 omicidi, rivolti soprattutto contro gli stranieri in Germania, tra il 2000 e il 2007, divenuti noti come «omicidi del kebab». Gli inquirenti che indagano nell'inquietante passato del gruppo Nsu (Nationalsozialistischer Untergrund, Underground nazionalsocialista) hanno trovato una lista di 88 nomi, tra cui compaiono un deputato del Bundestag dei Verdi, Jerzy Montag, e Hans Peter Uhl, parlamentare della Csu, il partito cristiano-sociale, fratello della Cdu di Angela Merkel, ma anche esponenti di centri islamici e turche.

Non è chiaro se volevano ucciderli - Secondo fonti dello Spiegel online, non è chiaro se la cellula terroristica di Zwickahu - formata da due uomini, Uwe B. e Uwe M., che si sono tolti la vita in un camper dopo un'ultima rapina a mano armata nella città orientale di Eisenach, e da Beate Zschaepe, 36enne che si è consegnata alla polizia la settimana scorsa dopo avere bruciato l'abitazione che condivideva con i compagni - avesse raccolto i nomi perchè potenziali vittime o perchè semplici oppositori. Il numero 88 è comunque legato agli ambienti neonazisti, dato che la sua pronuncia in tedesco raddoppia la lettera H, dove H sta per Hitler. I dati, che citano nomi e indirizzi, risalgono al 2005. Se si tiene conto che il trio originario di Jena aveva smesso di uccidere gli stranieri l'anno successivo, nel 2006, il materiale fa pensare a un possibile cambio di strategia. Solo Beate, che si trova in carcere, potrà chiarire il tutto. La donna, che finora si è rifiutata di parlare, ha intenzione di fare una dichiarazione oggi.