Cameron: La nostra società è malata
Il Premier britannico: Serve «un maggior senso di responsabilità». Preoccupati i magnati russi in auto-esilio: «Londra non è più così sicura»
LONDRA - Abbiamo «un grosso problema con le gang nel nostro Paese», ha ammesso oggi il premier britannico David Cameron. «E' chiaro che non rappresentano la maggioranza dei giovani del nostro Paese, ma queste sono sacche della nostra società che non sono solo disgregate, ma malate», ha aggiunto, parlando alla stampa al termine del vertice del Cobra, l'unità di crisi del governo britannico, dedicato alla guerriglia che ha sconvolto negli ultimi giorni Londra e altre città del Paese.
«Quando si vedono ragazzini di 12-13 anni che saccheggiano e ridono, quando vediamo la scena disgustosa di un ragazzino ferito che alcuni fingono di aiutare per poi derubarlo, è chiaro che ci sono cose terribilmente marce nella nostra società», ha sottolineato.
La radice di tutto questo, ha continuato il premier, «è la totale mancanza di senso di responsabilità in alcune sacche della nostra società. La gente crede che il mondo gli debba qualcosa, che i diritti prevalgano sulle responsabilità e che le azioni non abbiano conseguenze. Bene, avranno invece conseguenze».
La priorità, in questo momento, è riportare ordine nelle strade, ha sottolineato Cameron, ma «ripristinare un più forte senso di responsabilità nella nostra società, in ogni città, in ogni strada e in ogni casa è qualcosa che sono determinato a fare».
Cameron: «La linea dura paga» - Una massiccio dispiegamento di polizia ha garantito una notte più tranquilla a Londra, per questo la polizia potrà usare proiettili di gomma e cannoni ad acqua se sarà necessario per riportare ordine nelle strade di Londra. E' quanto ha dichiarato il premier britannico David Cameron al termine del vertice del Cobra, ricordando che la scorsa notte sono stati dispiegati di 16.000 agenti nella capitale.
«La polizia è già stata autorizzata a usare proiettili di gomma e sono stati approntati piani di emergenza per utilizzare i cannoni ad acqua con 24 ore di preavviso se necessario», ha detto il premier, dopo quattro giorni di scontri a Londra e in altre città del Paese. Cameron ha quindi sottolineato il sostegno ricevuto dalle forze dell'ordine anche dalla gente comune, con «milioni di firme su Facebook».
«No alla paura, ristabiliremo l'ordine» - Non consentiremo che vinca la cultura della paura, faremo il possibile per riportare ordine nelle nostre strade: i criminali saranno identificati e arrestati.
«I criminali saranno identificati fotografia dopo fotografia e saranno arrestati e non consentiremo che vengano avanzati dubbi 'ipocriti' sulla liceità di pubblicare le immagini delle telecamere, riguardo a violazioni dei diritti umani», ha detto il premier, dopo quattro giorni di scontri a Londra e in altre città del Paese, aggiungendo che «vaste operazioni di polizia sono in corso nel momento in cui sto parlando».
1.335 gli arresti - Secondo l'ultimo bilancio stilato dal Guardian, il numero dei fermi e degli arresti di quattro gironi consecutivi di violenze in Inghilterra è salito a un totale di 1.335. Solo nella capitale, Londra, la polizia ha fermato 768 persone, di cui 167 sono state incriminate; a Manchester 300 arresti; 109 nei West Midlands; 84 a Nottinghamshire; 50 a Merseyside; 24 ad Avon & Somerset.
Il Sindaco di Londra: «No ai tagli della Polizia» - Il sindaco di Londra, Boris Johnson, ha chiesto al governo di ripensare il suo piano di tagli degli effettivi della polizia. In un'intervista al programma Today sulla BBC Radio 4, Johnson ha detto che il progetto del governo per una riduzione del numero degli agenti «è sempre stato fragile» e che «questo non è proprio il momento di pensare a tagli sostanziali del numero dei poliziotti».
Dopo tre giorni consecutivi di gravi disordini a Londra, ieri le autorità hanno deciso di schierare in strada 16mila uomini, il triplo di quelli presenti nei giorni precedenti, richiamando molti poliziotti dalle ferie. Londra ha trascorso una notte relativamente tranquilla.
Notte tranquilla a Londra, la Polizia resterà finché necessario - La massiccia mobilitazione della polizia inglese a Londra sembra abbia dato i suoi frutti. La notte nella capitale britannica è trascorsa quasi senza incidenti, che invece sono stati registrati a nord dell'Inghilterra, a Manchester e Liverpool.
Downing Street ha affermato stamane che le 16mila unità di polizia dispiegate, il triplo di quelle dei giorni precedenti, resteranno operative fin tanto che sarà necessario per assicurare che non si ripetano violenze nella capitale. In quattro giorni consecutivi di disordini le forze dell'ordine hanno arrestato in totale 770 persone: ieri sera 81 giovani sono stati fermati a Londra, 108 a Manchester, altrettanti a Birmingham.
Il leader dell'opposizione laburista Ed Miliband, intervistato alla trasmissione BBC Breakfast, ha lodato la ferma risposta della polizia londinese, un esempio da seguire anche nelle altre città inglesi.
Londra non è più così sicura per i magnati russi in auto-esilio. E il problema non sono i servizi segreti di Mosca ma la guerriglia urbana di queste ultime ore, che ha scosso la capitale britannica e impegnato Scotland Yard.
Avrebbe lasciato Londra Elena Baturina, la donna più ricca del mondo, nonchè moglie dell'ex sindaco di Mosca Yurij Luzhkov, licenziato dal leader del Cremlino Dmitri Medvedev. Al momento dice di essere in viaggio con le figlie, sicura che al suo rientro la situazione si sarà normalizzata. Ossia tra due settimane quando riprenderanno i corsi in università per le ragazze.
Boris Berezovsky è residente nel Regno Unito da quando è entrato in conflitto con l'allora leader del Cremlino e attuale premier russo Vladimir Putin. L'oligarca confessa la sua preoccupazione al sito russo Life News: i suoi figli vivono in centro e li chiama periodicamente per controllare la situazione. «Io vivo fuori città, lontano da Londra e non prevedo di andarci. Penso che le autorità cittadine presto risolveranno il problema e nelle strade tornerà la calma».