24 marzo 2025
Aggiornato 07:00
Pedofilia

Vescovi belgi: Schiaffo alle vittime l'intervista di Vangheluwe

Il Presule ha ammesso di aver abusato di nipoti. «Ma non sono un pedofilo»

BRUXELLES - I vescovi belgi si dicono «stupiti» ed «estremamente scioccati» dall'intervista televisiva rilasciata a un'emittente belga dall'ex vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, nel corso della quale il presule ha ammesso di aver abusato sessualmente di due nipoti minorenni. A colpire, scrivono in una nota i vescovi del Belgio, è stato il modo usato da Vangheluwe «di minimizzare e giustificare i crimini commessi, le conseguenze nei riguardi delle vittime, delle loro famiglie, dei credenti e più in generale di tutta la società. Questo è inaccettabile».

INTERVISTA OFFENSIVA - Roger Vangheluwe, affermano i presuli, «ancora non sembra misurare l'estrema gravità delle sue azioni. Questa intervista non corrisponde a ciò che è stato chiesto da Roma», anzi - calcano i presuli - è estremamente offensiva per le vittime, per le loro famiglie e per tutti coloro che devono affrontare il problema degli abusi sessuali. Anche per i fedeli, è uno schiaffo». Come noi, riconoscono, «sono certamente disperati e confusi». Inoltre, sottolineano, il tono dell'intervista è in «totale contraddizione con gli sforzi intrapresi negli ultimi mesi che mirano a prendere con serietà il problema degli abusi sessuali, l'ascolto delle vittime e la definizione delle misure appropriate». Confidiamo, concludono i vescovi, in un «suo ritiro nel silenzio all'estero per riflettere sulle sue azioni» e sottoporsi alle cure psicologiche e spirituali richieste da Roma.