20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Politica

Birmania, dopo 20 anni si vota

Ma le elezioni sono già decise. Le urne permetteranno ai militari di mantenersi al potere

RANGOON - La giunta birmana organizza domani le sue prime elezioni da 20 anni a questa parte: un voto già deciso a fronte di un'opposizione allo sbando, che dovrebbe permettere ai militari di mantenersi al potere nei prossimi anni.

Al voto vent'anni dopo - Il mondo intero serba il ricordo della deflagrazione politica delle ultime elezioni, nel 1990, quando la Lega nazionale per la democrazia (Lnd) del leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi conquistò circa l'80 per cento dei seggi. Ma il voto di domani si svolgerà senza il premio Nobel per la pace che, ancora agli arresti domiciliari, ha scelto di boicottarlo, condannando il suo partito allo scioglimento e facendo sprofondare nei contrasti l'opposizione.
La costituzione - molto controversa - del 2008 ha riservato un quarto dei seggi ai soldati in attività nelle due assemblee nazionali e le quattordici assemblee regionali che nasceranno da questo appuntamento elettorale. E due terzi dei candidati per i seggi sottoposti voto rappresenteranno l'establishment, attraverso il partito della solidarietà e dello sviluppo dell'Unione (Usdp), creatura della giunta, e il partito dell'Unità nazionale (Nup), vicino «all'ancien regime» del generale Win (1962-1988).