A New York i pro e contro la costruzione della moschea
Durante le manifestazioni non ci sono stati disordini, solo qualche isolato momento di tensione
NEW YORK - Oggi a New York non è stato solo il giorno della commemorazione. Per chi vuole e per chi si oppone alla costruzione di una moschea nei pressi di Ground Zero è stata anche l'occasione di manifestare, rubando attenzione alle celebrazioni per il nono anniversario degli attacchi alle Torri Gemelle del World Trade Center.
MANIFESTAZIONI SENZA INCIDENTI - Il punto è sempre lo stesso: i favorevoli alla costruzione invocano la libertà di culto, chi si oppone invece parla di «oltraggio e insensibilità» verso i familiari delle vittime. Le manifestazioni si sono svolte senza incidenti, con isolati momenti di tensione, come quello tra un piccolo gruppo di sostenitori della moschea e un veterano del Vietnam che definiva il progetto «un'idea schifosa».
Lungo Broadway, un gruppo di sostenitori della moschea ha esibito cartelli con scritto «gli attacchi all'Islam sono razzisti» e «no al razzismo e alla bigotteria», mentre una persona ribatteva con la scritta «andate a parlare di cristianità in Pakistan» ed esibiva il dito medio ai sostenitori del progetto. Qualcuno cerca di giustificarsi: «non siamo contro la moschea, ma crediamo che l'Islam insegni a persone buone a fare cose cattive», ha detto Pat McEwen.
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