19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Anniversario 11 settembre

Ground Zero rinasce, ma le ferite non sono rimarginate

La costruzione delle nuove torri procede, ma negli Stati Uniti cresce anche il sentimento anti Islam

NEW YORK - La costruzione delle nuove torri dal sito del World Trade Center è finalmente cominciata a New York, ma in America la ferita inflitta dagli attentati terroristici dell'11 settembre 2001 non si è ancora rimarginata.
La controversia per il progetto di costruzione di un centro islamico a Ground Zero e l'operazione mediatica del reverendo Terry Jones, che per una settimana ha tenuto il mondo col fiato sospeso col suo progetto di voler bruciare il Corano oggi, mostrano come i sentimenti di avversione nei confronti dell'Islam siano ancora molto forti in America.

Nove anni fa un gruppo di terroristi musulmani, quasi tutti sauditi, dirottò quattro aerei di linea americani e li utilizzò come missili per colpire le Torri gemelle del World Trade Center a New York, facendole crollare, e il Pentagono. Un quarto aereo si schiantò in Pennsylvania, dopo che i passeggeri, avuta notizia degli altri attentati, si ribellarono ai dirottatori. Il bilancio totale è stato di quasi 3000 morti. Un incubo che ha incarnato i peggiori film catastrofici americani, un evento in cui i terroristi hanno sfruttato e usato a loro vantaggio tutte le paure del popolo degli Stati Uniti. E colpendo le Torri, icona di New York, contrappeso della più famosa skyline del mondo, hanno colpito il cuore simbolico - per tutto l'Occidente - della ricchezza e della libertà americana.
Ora però Ground Zero sta risorgendo davvero. Per molti anni quel luogo del Financial District di Manhattan è stato un enorme cratere che evocava tristi ricordi e l'inquietudine per un nemico invisibile e sfuggente. Ora il cantiere è in piena attività e la costruzione di quattro grattacieli e di una nuova stazione ferroviaria sembra procedere a ritmi spediti.

NAPOLITANO - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dell'anniversario degli attacchi terroristici dell'11 settembre del 2001, ha rivolto a quanti, familiari delle vittime, autorità e cittadini, parteciperanno alle diverse cerimonie della giornata odierna negli Stati Uniti, in Italia e negli altri paesi, il seguente messaggio con l'espressione dei suoi sentimenti di autentica solidarietà: «L'anniversario dei devastanti attacchi terroristici che colpirono New York e Washington l'11 settembre di nove anni fa, è l'occasione per rinnovare l'espressione della fraterna vicinanza dell'Italia all'amico popolo americano, duramente provato da una violenza vile e ingiustificabile».

TALEBANI - Gli Stati Uniti hanno fallito nell'obiettivo di instaurare la pace in Afghanistan e non hanno altra alternativa che quella del ritiro senza condizioni: è quanto hanno affermato oggi i talebani in un comunicato stilato in occasione del nono anniversario degli attentati dell'11 settembre.
«Nove anni dopo l'11 settembre e dopo aver tentato tutte le soluzioni militari possibili in Afghanistan, gli Usa hanno perso tutte le chance di portarvi la pace», recita il testo dei talebani indirizzato agli americani che guidano la coalizione internazionale dispiegata nel Paese dalla fine del 2001. Gli Stati Uniti «non hanno ormai che una sola opzione, ritirare le loro forze dall'Afghanistan senza condizioni», aggiunge il comunicato che è stato firmato dall'Emirato islamico dell'Afghanistan», nome dell'ex regime talebano (1996-2001) e diffuso a Kandahar (sud), sua capitale dell'epoca. «Non hanno il diritto di imporre condizioni al loro ritiro, da una parte perchè hanno invaso e occupato il Paese illegalmente e dall'altra perchè sono stati sconfitti», proseguono i talebani.