20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Anniversario 11 Settembre

Vignettista «anti-Maometto»: non si brucia il Corano

Westergaard alla «Stampa»: rifarei tutto, provoco, sono ateo ma tollerante

TORINO - Rifarebbe tutto, perché il risultato che voleva raggiungere era proprio quello «di dimostrare a quale livello di assurdità può arrivare l'intolleranza dell'estremismo islamico». Kurt Westergaard, l'autore danese della vignetta su Maometto - nella quale il profeta sfoggiava un turbante a forma di bomba - che cinque anni fa provocò la reazione sdegnata del mondo musulmano e che lo costringe a vivere sotto scorta, perché minacciato di morte, non rinnega nulla. In un'intervista concessa al quotidiano La Stampa, il vignettista settantacinquenne ha dichiarato di non rimpiangere la vita tranquilla che aveva prima dello scandalo, «perché con l'età si diventa coraggiosi, non ti possono più fare nulla: c'è davvero poco in ballo, quando si minaccia di morte un povero vecchio come me».
«Sono un provocatore - ha dichiarato - ma ateo e tollerante fino in fondo. Non mi piace chi vuole bruciare in piazza il Corano». «La minaccia che più mi preoccupa è il fanatismo, che è l'atteggiamento di chi ha perso una categoria fondamentale del nostro spirito umano: il dubbio» ha concluso Westergaard.