Nozze gay, tutto il Messico deve riconoscerle
Lo ha stabilito oggi la Corte Suprema: ma i singoli Stati non sono tenuti a celebrarle
CITTÀ DEL MESSICO - Tutti i 31 Stati messicani devono riconoscere i matrimoni omosessuali celebrati a Città del Messico. Lo ha stabilito oggi la Corte Suprema messicana sottolineando che la sentenza non obbliga gli altri Stati a celebrare le nozze gay nei loro territori. Il tribunale ha giustificato la sua decisione affermando che la legge che autorizza le nozze gay nella capitale non viola l'articolo della Costituzione che autorizza i singoli Stati a legiferare autonomamente in materia ma che lo stesso articolo chiede agli Stati di riconoscere le leggi adottate negli altri Stati.
La scorsa settimana la Corte Suprema messicana aveva detto 'sì' ai matrimoni tra omosessuali, votando a favore della legge che da sei mesi consente, solo a Città del Messico, le unioni gay. La Corte aveva respinto il ricorso della Procura, secondo cui la norma violava il principio che costituzionalmente protegge la famiglia.
- 30/06/2017 Germania, sì al matrimonio gay mette in difficoltà Merkel che vota contro
- 30/06/2017 Germania, via libera ai matrimoni gay
- 18/04/2016 Bambini cresciuti da coppie gay stanno bene come gli altri
- 22/03/2016 Due papà per un bambino: autorizzata a una coppia gay l’adozione con maternità surrogata