25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Love Parade, il giorno delle accuse

Dal dolore alle polemiche, aperta un'inchiesta

La Cancelliere Merkel chiede indagini approfondite

DUISBURG - Diciannove morti, 342 feriti, Love Parade finita per sempre. Ancora sotto choc la Germania, e non solo la Germania, continua a chiedersi come sia potuto accadere che una festa si sia trasformata in una simile tragedia. Tanti, troppi i campanelli d'allarme rimasti inascoltati, le autorità tedesche sono sulla graticola. Il cancelliere Angela Merkel e il presidente Christian Wullf chiedono indagini approfondite per individuare le responsabilità; la procura tedesca ha avviato un'inchiesta e sequestrato tutto il materiale in mano agli organizzatori. Le autorità avrebbero sottostimato la partecipazione, a Duisburg sono arrivati quasi un milione e mezzo di giovani, ma i sindacati di polizia alzano subito le difese dicono che da giorni lamentavano una carenza di organico.

Nel corso di una conferenza stampa, simile a un processo anticipato, le autorità locali e gli organizzatori non hanno fornito alcuna risposta sulle possibili cause del dramma.
Il terreno su cui doveva svolgersi la parata, una superficie di circa 120.000 metri quadrati, «poteva accogliere fino a 300.000 persone e non era pieno», assicura Wolfgang Rabe, capo della cellula di crisi della città, nel Nordreno Westfalia.
Due anni fa, la Love Parade, aveva richiamato oltre 1,6 milioni di ravers e si era svolta senza incidenti.
Il presidente del sindacato nazionale di polizia Rainer Wendt ha accusato le autorità di Duisburg di essere le responsabili della tragedia: «Li avevo avvisati da un anno. Duisburg non è fatta per la Love Parade. E' una città troppo piccola e troppo stretta per uno spettacolo di questo genere».
Gli fa eco il responsabile dei vigili del fuoco, secondo il quale la zona non era adatta ad accogliere una folla di quelle dimensioni.