18 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Terrorismo USA

Gli investigatori tracciano il profilo di Faisal Shahzad

L'attentatore di Times Square avrebbe avuto una conversione graduale

NEW YORK - La radicalizzazione di Faisal Shahzad è stata graduale e indipendente. Non ha cioè subito influssi esterni o contatti diretti con i catalizzatori tipici dell'estremismo islamico, come gli imam radicali. Non ha avuto una conversione all'islam radicale né è andato incontro a una catastrofe nel corso della sua vita. Lo affermano le autorità americane che stanno indagando sul fallito attentato di Times Square e stanno mettendo insieme un profilo dell'uomo di origine pachistana accusato di aver piazzato l'autobomba.

CONVERSIONE GRADUALE - Gli investigatori stanno tracciando il profilo contando in parte sulle informazioni ricevute dall'attentatore durante gli interrogatori. Attraverso queste indicazioni le autorità cercheranno di capire perchè Shahzad non aveva attirato le attenzioni degli investigatori antiterrorismo.
Secondo il profilo la transizione dell'attentatore è stata quindi «graduale ed è cominciata anni fa, non è stata improvvisa, ma una combinazione di motivi religiosi e rabbia». Shahzad, da quando era arrivato negli Stati Uniti nel 1999, aveva effettuato circa dodici viaggi verso il Pakistan, suo paese natale, e le recenti operazioni militari americane avevano avuto luogo in aree molto vicine a dove Shahzad era cresciuto.

«Non c'è niente di contraddittorio in quello che ci dice», ha raccontato uno degli investigatori, specificando che alcune delle informazioni ricevuto hanno aiutato a fare luce sulle motivazioni che lo hanno spinto a parcheggiare una macchina carica di esplosivi a Times Square.
Le indagini hanno anche evidenziato delle connessioni fra Shahzad e alcune figure di spicco dell'integralismo islamico, fra cui Anwar al-Aulaqi, imam yemenita nato negli Stati Uniti e legato al fallito attentato di Natale a Detroit e alla strage di Fort Hood, in Texas. Shahzad avrebbe confessato agli investigatori di aver guardato video di Aulaqi su internet che lo avrebbero ispirato. Shahzad non avrebbe però mai parlato con l'imam.
Gli investigatori stanno anche esaminando il significato delle grosse somme di denaro portate negli Stati Uniti da Shahzad fra il 1999 e il 2008, circa 80.000 dollari in contanti che l'attentatore avrebbe dichiarato alla dogana. «Ovviamente vogliamo capire se ci siano connessioni con gruppi terroristici», spiega sempre uno degli investigatori.