29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Scandalo pedofilia

Bufera sul vescovo tedesco che schiaffeggiava orfani

La «Faz» chiede le dimissioni del conservatore Mixa

BERLINO - Sullo sfondo di un acceso dibattito sulla pedofilia è bufera in Germania su monsignor Walter Mixa, vescovo conservatore di Augusta, che - dopo averlo inizialmente negato - ha ammesso di aver schiaffeggiato in passato alcuni bambini di un orfanatrofio.
Nella serata di ieri si è svolto un incontro tra il presule e il consiglio sacerdotale della diocesi, che, si legge in una nota pubblicata oggi, «condivide la preoccupazione di molti circa la credibilità della Chiesa». Monsignor Mixa dichiara nella nota: «Mi fa dispiacere e male al cuore aver procurato dolore a tante persone. Chiedo perdono».

Mons. Mixa è stato nel corso degli anni protagonista di diverse, rumorose polemiche in Germania. Ordinario militare oltre che vescovo di Augsburg, il presule ha paragonato i Territori occupati palestinesi a un «ghetto» ed ha accusato Israele di «razzismo», in una visita in Medio Oriente, scatenando le proteste degli ebrei tedeschi. Ha aspramente criticato la ministro della Famiglia del precedente governo federale tedesco, la cristiano-democratica Ursula von der Leyen, per un piano che facilitava la compatibilità, per le madri, tra tempo di lavoro e tempo da dedicare alla famiglia. «Non serve in primo luogo il bene dei figli o il rafforzamento della famiglia, ma è testo a recrutare le giovani donne come forza-lavoro per l'industria», aveva denunciato, suscitando il risentimento del Governo Merkel. Nel pieno della polemica sul negazionismo dei lefebvriani, ha affermato che crimini contro l'umanità vengono compiuti anche oggi ed ha citato i nove milioni di aborti compiuti negli ultimi trent'anni nel mondo. Un paragone che ha subito suscitato le proteste dell'organizzazione ebraica tedesca (il Zentralrat der Juden). Ha criticato l'ateismo odierno paragonandolo al nazismo e al comunismo.

Ora, però, Mixa è accusato di aver picchiato brutalmente alcuni orfani all'epoca in cui era parroco a Schrobenhausen. Il vescovo ha prima negato, poi, dopo due settimane, ammesso qualche schiaffo. Nulla di più, assicura. Ma i giornali tedeschi stanno perdendo fiducia nella sua credibilità.