18 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Stati Uniti

Pedofilia, i Boy Scout USA nella bufera

«File della perversione» nascosti per decenni dall'associazione

NEW YORK - Anche i boy scout americani finiscono nella bufera della pedofilia. Inizia oggi in Oregon un processo che potrebbe portare l'associazione Boy Scouts of America a pagare una pena di oltre 25 milioni di dollari per aver contribuito a tenere nascosti gli abusi commessi da un assistente su un ragazzo. Alla vittima, Kerry Lewis, che oggi ha 38 anni, i giudici hanno già riconosciuto un risarcimento di 1,4 milioni di dollari per gli abusi subiti negli anni Ottanta. L'udienza inizierà oggi e si protrarrà per tre giorni.

Nel 1983 un assistente, Timur Dykes, aveva confessato ed era stato condannato per aver abusato di 17 boy scout minorenni. Poco prima del processo ha ammesso che tra le sue vittime c'era anche Lewis.

La settimana scorsa un tribunale di Portland ha accusato l'organizzazione di comportamento 'negligente' in quanto per decenni ha tenuti nascosti oltre mille file, chiamati dalle autorità «file della perversione». La Boy Scouts of America ha già detto che farà ricorso.

Patrick Boyle, autore di un libro sugli abusi sessuali tra i boy scout, ha detto che tra il 1984 e il 1992 l'associazione degli scout è finita davanti ai tribunali per pedofilia almeno 60 volte e ha dovuto pagare un totale di 16 milioni di dollari.