Pressioni su Primate chiesa irlandese perché si dimetta
Era presente all'udienza in cui si chiese ai bambini di non parlare
DUBLINO - Le richieste di dimissioni nei confronti del capo della Chiesa cattolica d'Irlanda si fanno sempre più pressanti. Il cardinale Sean Brady ha riconosciuto ieri di essere stato presente, nel 1975, a un udienza canonica a porte chiuse nella quale venne ordinato a due bambini vittime di abusi sessuali di firmare sotto giuramento di non proferire parola con nessuno di quanto accaduto, ad eccezione di preti.
IL CASO - Nel dicembre scorso il Primate della Chiesa d'Irlanda aveva dichiarato che avrebbe presentato le sue dimissioni se mai venisse dimostrato che la sua «inazione» avesse favorito altri abusi su bambini.
I due bimbi in questione furono vittime entrambi di padre Bendan Smyth, un sacerdote che, nonostante fosse stato sospeso dalle sue funzioni nella Diocesi di Kilmore e poi di tutto il paese, riuscì inspiegabilmente a continuare il suo «lavoro», abusando di bambini fino al 1993. Nell'arco di 40 anni avrebbe violentato centinaia di bambini. Arrestato e condannato a 12 anni, è morto in carcere a metà degli anni Novanta.
Il cardinale - scrive oggi il Times - non intende al momento dimettersi. In occasione di quell'udienza canonica, si difende Brady, aveva 35 anni ed era un semplice insegnante del St Patrick College, senza alcun incarico di responsabilità.
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