Nessun abuso nel coro nel periodo di Georg Ratzinger
Lo sostiene il Vescovo di Ratisbona sull'Osservatore Romano: «Entrambi erano già noti all’epoca e sono stati chiusi in senso giuridico»
CITTÀ DEL VATICANO - La Santa Sede si impegna a fare «chiarezza» sulle accuse di abusi sessuali su minori che sarebbero avvenuti nel coro dei Domspatzen Regensburger (i passerotti del duomo di Regensburg), denunciate dal vescovo di Ratisbona. «L'obiettivo principale del chiarimento da parte della Chiesa è di rendere giustizia alle eventuali vittime» si legge in una nota pubblicata sull'Osservatore romano. Lo scandalo che travolge diverse istituzioni tedesche ha lambito anche il famosissimo coro per un periodo diretto dal fratello di papa Benedetto XVI. Una nota del vescovo di Ratisbona, monsignor Gerhard Ludwig Müller, specificato ieri che gli abusi «non coincidono con il periodo dell'incarico del Maestro Prof. Georg Ratzinger (1964-1994)».
Comunque, si legge nella nota dell'Osservatore «La Santa Sede appoggia la Diocesi (di Ratisbona, ndr) nella propria disponibilità ad analizzare la dolorosa questione con decisione e in modo aperto, ai sensi delle direttive della Conferenza episcopale tedesca». Ed è «grata per questo impegno di chiarezza all'interno della Chiesa», auspicando che «altrettanta chiarezza venga fatta anche all'interno di altre istituzioni, pubbliche e private, se veramente sta a cuore di tutti il bene dell'infanzia».
«Porterò al Santo Padre i saluti dell'assemblea dei vescovi tedeschi e gli assicurerò la nostra solidarietà» ha preannunciato intanto il presidente dei vescovi tedeschi, mons. Robert Zollitsch, in vista dell'udienza in Vaticano il prossimo 12 marzo. » E gli dirò personalmente come ci siamo posti la questione degli abusi sessuali, cosa abbiamo deciso».
La Chiesa tedesca è in questi giorni nell'occhio del ciclone anche per altri episodi. Sono emersi nuovi inquietanti dettagli sul convento benedettino di Ettal, sempre in Baviera, già definito dalla stampa tedesca «il convento degli orrori». E sono diversi gli ordini e le diocesi coinvolte in tutto il paese dalle denunce che si allargano a macchia d'olio, dopo che a fine gennaio al collegio di gesuiti Canisius a Berlino il rettore ha ammesso che numerosi ex allievi erano stati vittime di abusi sessuali negli anni Settanta e Ottanta.
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