30 marzo 2023
Aggiornato 20:30
Per aver usato passaporto falso

Battisti condannato a due anni in semilibertà

Dovrà prestare servizi sociali e pagare un'ammenda giornaliera

BRASILIA - L'ex terrorista rosso Cesare Battisti, in prigione a Brasilia in attesa di una decisione del governo brasiliano su un'eventuale estradizione in Italia, è stato condannato a due anni di prigione per essere entrato nel paese sudamericano con un passaporto falso. Lo scrive oggi il giornale O Globo nella sua edizione online, secondo cui la pena sarà scontata in semilibertà, e la sentenza è stata emessa dal giudice Rodolfo Kronemberg Hartmann, della seconda giurisdizione penale federale.

Secondo quanto riporta il sito brasiliano Consultor juridico, Battisti dovrà prestare servizi sociali e pagare un'ammenda giornaliera del valore di un trentesimo del salario minimo nazionale, una quantità fissata secondo il giudice per l'impossibilità di comprovare la vera situazione finanziaria dell'imputato, e perché non ha antecedenti penali in Brasile (il salario minimo aggiornato al 2010 è di 510 reali).

Arrestato in Brasile nel marzo del 2007, l'ex terrorista dei Pac potrebbe comunque essere estradato in Italia, come ha stabilito lo scorso novembre il Supremo Tribunale Federale, che tuttavia ha lasciato l'ultima parola in merito al presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva.

Nelle sue deposizioni, Battisti ha ammesso di aver avuto un passaporto falso quando arrivò in Brasile, ma che non lo usò, secondo la Folha Online. L'ex terrorista ha sostenuto che agenti brasiliani e italiani che lo controllavano hanno lasciato che entrasse nel paese. Battisti ha usato un timbro brasiliano falso in un secondo passaporto inviato dalla Francia dopo che il documento con cui era arrivato fu rubato. L'ex membro dei Pac ha sostenuto di non aver usato nessuno dei due documenti.