2 maggio 2024
Aggiornato 04:30
Turchia-Stati Uniti

Ankara: voto «comico» sul genocidio armeno

Il Ministro degli Esteri turco: «Continua il dialogo, ma valuteremo eventuali misure di ritorsione»

ISTANBUL - Il voto di ieri è stato senza serietà, «una comica». Questo il giudizio senza appello del ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu sulla decisione della Commissione Affari Esteri del Congresso, che per un solo voto ha passato la mozione che riconosce come «genocidio» il massacro operato dai turchi contro gli armeni nel 1915.

Parlando ai giornalisti in conferenza stampa, Davutoglu stamattina ha detto: «La votazione di ieri è stata priva di serietà, una comica. Ai membri della Commissione dico questo: ogni intervento che fate, come ogni decisione priva di serietà diviene un ostacolo al processo di pace fra Turchia e Armenia».

Il ministro, visibilmente irritato, ha anche aggiunto: «Ogni intervento di qualsiasi terza parte non può rendere inutile questo processo di normalizzazione».

Davutoglu ha confermato che l'ambasciatore turco a Washington, Namil Tan, è stato richiamato per consultazioni, aggiungendo che «il dialogo con gli Stati Uniti continuerà». E sulla possibilità di misure 'di rappresaglia' da parte turca, come la revoca dell'utilizzo della base aerea di Incirlik (che gli americani usano per rifornimenti verso Iraq e Afghanistan), il ministro ha detto che prima di decidere sarà ascoltato l'ambasciatore a Washington, richiamato ieri «per consultazioni» e anche l'opposizione. Il governo, ha aggiunto, si riunirà per stabilire il da farsi.