La bozza cinese: più tagli di CO2 da paesi industrializzati
«Non paper» di Pechino chiede riduzioni più incisive a USA e UE. 5% in media entro il 2012
COPENAGHEN - Più tagli alle emissioni di gas serra dai paesi industrializzati: è la richiesta contenuta in una proposta negoziale che circola in queste ore nella conferenza di Copenaghen, attribuita al governo cinese, e che mira a fare pressione su Stati Uniti e Unione europea.
La bozza chiede a 37 paesi industrializzati di ridurre le emissioni del 5% in media entro il 2012 (anno in cui scade l'attuale protocollo di Kyoto) rispetto ai livelli del 1990.
Il testo inoltre prevede ulteriori specifici tagli per i paesi sviluppati nei successivi cinque-otto anni. Nel testo presentato da Pechino, invece, ai paesi emergenti e in via di sviluppo sarebbero chiesti altri interventi e azioni per ridurre le emissioni globali, ma non vincolanti giuridicamente come quelle chieste ai paesi più sviluppati.
Secondo quanto riportato dall'agenzia cinese Xinhua, il caponegoziatore cinese a Copenaghen e viceministro dello Sviluppo Xie Zhenhua, ha chiamato espressamente in causa i paesi industrializzati durante una conferenza stampa: «I paesi sviluppati - ha detto Xie - dovrebbero dare l'esempio con una riduzione significativa delle loro emissioni».
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