20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Conferenza di Copenaghen

Rasmussen: l'intera umanità ci guarda e spera

Il Premier danese chiede accordo «giusto, equo e accettabile per tutti»

COPENAGHEN - La conferenza di Copenaghen sul clima è «depositaria delle speranze dell'umanità», perchè il «cambiamento climatico non conosce frontiere, non discrimina, riguarda tutti»: con queste parole il premier danese Lars Loekke Rasmussen ha accolto 1.200 delegati da tutto il pianeta, aprendo i lavori del summit contro il surriscaldamento globale. La Danimarca, che ospita il vertice sotto egida Onu, presiede i lavori e dovrà fare da regia ai negoziati, che non si annunciano affatto facili.

«ACCORDO EFFICACE ED OPERATIVO» - «Sono dolorosamente cosciente del fatto che voi avete diverse prospettive sul quadro generale sul contenuto dell'accordo» sul cambiamento climatico che la conferenza persegue, ha sottolineato Rasmussen, confermando la partecipazione di 110 capi di stato e di governo da oggi alla fine del summit, prevista per il 18 dicembre. Il premier danese si è appellato alla necessità di raggiungere un accordo «giusto, equo, accettabile per tutti», ma allo stesso tempo «efficace ed operativo».