Per Battisti la decisione del Tribunale è una «vittoria»
Avvocato difensore: «E' stata la migliore decisione possibile»
BRASILIA - Cesare Battisti considera «una vittoria» la decisione del Supremo tribunale federale (Stf) brasiliano di lasciare al presidente Lula l'ultima parola sulla sua estradizione in Italia. Lo ha detto al Folha Online l'avvocato dell'ex terrorista rosso, Luis Roberto Barroso, all'indomani del pronunciamento del Stf a favore della sua consegna alle autorità italiane.
PROSEGUE LO SCIOPERO DELLA FAME - «E' una vittoria perché, nonostante le ripercussioni del caso, la decisione rivela un tribunale diviso, che ha dovuto contare sul voto determinante del presidente della Corte», ha detto il legale. «In queste circostanze è stata la migliore decisione possibile», ha aggiunto Barroso. Secondo l'avvocato, Battisti è deciso a proseguire lo sciopero della fame iniziato per protesta la scorsa settimana. «E' sereno, sollevato, ma molto angustiato. Lo sciopero della fame è una decisione politica e ha detto che lo porterà avanti fino alla fine».
LA «PALLA» A LULA - Il Supremo tribunale ha deciso ieri con cinque voti a favore e quattro contrari per l'estradizione di Battisti, con il voto decisivo del suo presidente Gilmar Mendes. La decisione finale è stata comunque lasciata nelle mani del presidente Lula, e Battisti si è detto ottimista al riguardo, secondo quanto ha riferito il senatore Eduardo Suplicy, che oggi ha potuto incontrare l'ex terrorista nel carcere di Papuda.
Intanto oggi sia il vice presidente del Brasile, José Alencar, e il presidene del Senato brasiliano, José Sarney, si sono espressi a favore dell'estradizione e hanno esortato Lula ad uniformarsi alla decisione del Supremo tribunale federale.
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