Relatore Tribunale supremo vota per estradizione Battisti
Manifestazione all'ingresso del tribunale
BRASILIA - Il Tribunale supremo del Brasile ha cominciato oggi a esaminare il caso di Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Nuclei Armati Rivoluzionari, condannato a 4 ergastoli in Italia, e a cui il ministro della Giustizia brasiliano Tarso Genro ha concesso l'asilo politico. La seduta iniziata alle 9.30 - dopo una rumorosa anche se contenuta manifestazione in favore dello scrittore giallista - è stata interrotta poco dopo il voto del relatore, il ministro (Giudice) Cezar Peluso, che contesta la legalità della decisione del ministro.
La seduta riprenderà nel primo pomeriggio, ora brasiliana. Il Tribunale deve infatti decidere prima di tutto se si ritiene competente per deliberare sull'estradizione, anche dopo la concessione dell'asilo da parte del titolare del dicastero della Giustizia. Se si dichiarerà competente, voterà sulla concessione o meno dell'estradizione richiesta dall'Italia.
Peluso ha iniziato la seduta leggendo la sua relazione; l'avvocato di Battisti, Luís Roberto Barroso, ha dichiarato che il suo cliente è vittima «di un insieme di equivoci senza precedenti nella giustizia italiana», insomma «un capro espiatorio». L'ex terrorista, che si è detto tranquillo e pieno di figura, è chiuso nel carcere di Papuda a Brasilia.
L'avvocato Antonio Nabor Areias Bulhões, che rappresenta lo Stato italiano, ha dichiarato da parte sua che Battisti non può essere considerato un rifugiato poiché è stato condannato per quattro omicidi premeditati con l'aggravante della crudeltà.
Ha parlato anche il procuratore generale della Repubblica, Roberto Gurgel, che ha sostenuto il parere del ministero della Giustizia raccomandando alla corte di rigettare la richiesta del governo italiano.
La seduta è iniziata nell'agitazione per la manifestazione di un gruppetto di meno di dieci persone che nell'aula hanno cominciato a gridare «Libertà per cesare Battisti» e «Abbasso la repressione». Sono stati espulsi dall'aula. La sessione è cominciata ufficialmente poco dopo, ma i manifestanti sono rimasti all'esterno con i cartelli «Estradare Cesare è una modernizzazione dell'inquisizione».
- 23/01/2019 Terrorismo, Matteo Salvini a Macron: «Devi fare come Bolsonaro»
- 15/01/2019 Battisti dalla cella di Oristano: «Sono malato, e sono cambiato»
- 14/01/2019 Battisti, Cirinnà rivendica l'azione del Pd: «L'estradizione fu firmata dal governo Gentiloni»
- 14/01/2019 Battisti, Salvini: «Troppi i terroristi ancora a piede libero, anche nella vicina Francia»