20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Esteri. Cargo Arctic Sea

Lavrov: «Missili a bordo Arctic Sea? Menzogna assoluta»

Ma investigatori ammettono che non trasportava solo legname

MOSCA - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha respinto come «una menzogna assoluta» la tesi relativa alla «presunta presenza di missili S-300 a bordo dell'Artic Sea», scomparsa per due settimane tra il Baltico e l'oceano Atlantico.

Le autorità russe in precedenza avevano riconosciuto che il vascello potesse portare qualcosa di diverso dal legname, ma promettevano che il mistero che circonda la strana odissea del vascello verrà risolto nel giro di una settimana e mezza. «Noi non escludiamo che Artic Sea non trasportasse solo legno», aveva detto il capo della commissione d'inchiesta, Aleksandr Bastrykin, in un'intervista al quotidiano Rossiskaja Gazeta. «Ecco perché non è stato ancora permesso di tornare a casa all'equipaggio», aggiunse Bastrykin a fine agosto.

«Dobbiamo verificare le persone coinvolte in questi eventi», ha aggiunto, senza precisare quali materiali si potrebbero trovare a bordo.

Tali dichiarazioni si inseriscono tra le speculazioni in base alle quali l'Arctic Sea - catturata dai pirati il 24 luglio nelle acque della Svezia, prima di essere liberata a metà agosto da parte della marina russa al largo di Capo Verde in Atlantico - poteva portare armi o materiale nucleare.

Voci su una possibile «missione segreta», sono state rafforzate dal fatto che gli 11 membri dell'equipaggio russo sono ancora nelle mani delle autorità russe e non erano autorizzati a comunicare con le loro famiglie in quanto il loro ritorno a Mosca era pregiudicato dalla possibile presenza di otto sospetti pirati. «In una settimana e mezzo, ci saranno complete informazioni» sulla vicenda, ha promesso Bastrykin.