27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
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Russia: Medvedev firma strategia 2020, con monito a NATO e USA

Non si esclude «l'uso della forza» per difesa «alleati»

MOSCA - Il presidente russo Dmitri Medvedev ha firmato un decreto - che sancisce la strategia di sicurezza nazionale fino al 2020 - dove non si esclude «l'uso della forza» a fronte della «lotta per le risorse» qualora siano violati «i confini della Federazione russa e i confini dei suoi alleati». Oltre ad avvertire che la «capacità di mantenere la stabilità regionale e globale in Europa si riduce in maniera significativa, con la dislocazione di un sistema globale di difesa missilistica degli Stati Uniti d'America». Un monito indiretto a Usa e Nato. Ricordando che il momento è complicato, e che, per i suoi effetti, «la crisi finanziaria globale può essere paragonabile ai danni provocati da un ampio ricorso alla forza militare».

Il documento in 112 punti mette nero su bianco tutte le linee da seguire su Difesa, Politica internazionale e interna. Con «l'obiettivo di un consolidamento degli sforzi degli organi esecutivi federali, statali, enti pubblici, organizzazioni e singoli individui al fine di garantire la sicurezza nazionale».

Dal Cremlino si ricorda che «la Russia ha superato gli effetti in politica e in economia della crisi della fine del XX secolo, arrestando la caduta del livello e della qualità della vita dei cittadini russi, sotto la pressione del nazionalismo, separatismo e terrorismo internazionale, evitando il discredito costituzionale, preservando la sovranità e l'integrità territoriale». Mosca ha dunque «riacquistato la capacità di migliorare la sua competitività e il perseguimento degli interessi nazionali, come un elemento chiave di un soggetto emergente delle relazioni internazionali multipolari».

Nel documento si auspica a una «politica del governo di difesa nazionale, statale e di pubblica sicurezza, lo sviluppo sostenibile, adeguate condizioni interne ed esterne. Creando i presupposti per il rafforzamento della sicurezza nazionale e per consolidare il diritto». Tra le priorità nel business, «un aumento degli investimenti nell'economia nazionale». Oltre a un appello a far «rivivere i valori tradizionali, la spiritualità, la dignità legati alla memoria storica». E nella Russia futura, teorizzata nel documento, dovranno convivere «unità di culture inter-etniche del popolo multinazionale della Federazione russa» e «il patriottismo».

Questa strategia è «il documento di base per la pianificazione dello sviluppo di sistemi atti a garantire la sicurezza nazionale della Federazione russa». E l'obiettivo principale «è creare e mantenere le forze di sicurezza nazionali sia interne che esterne, in un ambiente favorevole alla realizzazione di priorità strategiche nazionali». Tra i punti cardine: la «sicurezza nazionale», «interessi nazionali della Federazione Russa»; un «sistema di sicurezza nazionale».