USA, Obama scivola in sondaggi: approvazione netta mai così bassa
Rasmussen: «Peggio anche di Bush. Male anche esito di Gallup»
WASHINGTON - Brutte notizie per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Secondo un sondaggio messo a punto da Rasmussen, il tasso di approvazione netto del presidente - calcolato, come spiega il Wall Street Journal, sottraendo il numero di chi disapprova fortemente l'operato di Obama da chi lo approva in modo altrettanto sostenuto - è di appena 6 punti, al minimo mai osservato in precedenza.
Sorprende anche il fatto che il valore sia più basso anche rispetto a quello dell'ex presidente George W. Bush, e relativo ai primi giorni della sua presidenza nel 2001. In particolare, stando a quanto precisa la Bibbia della Finanza riferendosi ai risultati del sondaggio, Obama gode di un'approvazione del 56% del campione esaminato; ma un terzo disapprova con forza il suo operato. Il presidente americano ha perso quasi tutto il sostegno dei repubblicani, e buona parte del sostegno degli indipendenti: in definitiva, il trend «è decisamente negativo».
Ma qual è la ragione di questo forte scivolone? Il rapporto spiega il calo della popolarità con i forti dubbi sulle decisioni che l'amministrazione sta prendendo e sulle conseguenze che queste avranno sulla vita dei cittadini americani. Allo scetticismo si accompagna la sensazione che il piano di stimoli da 787 miliardi di dollari recentemente diventato legge, si tradurrà in un aumento delle tasse per tutti gli americani, nonostante Obama dica che la manovra avrà l'effetto di abbassare gli oneri fiscali per il 95% degli americani. Ancora, quasi tre/quarti degli interpellati prevede che la spesa del governo continuerà a crescere e sempre una forte maggioranza teme uno scenario della congiuntura simile a quello della Grande Depressione, nell'arco dei prossimi anni.
Simile il risultato a cui è giunto un recente sondaggio Gallup. L'83% degli intervistati ammette di temere che i piani di Obama volti a risollevare l'economia rischiano di non funzionare, e che l'economia stessa peggiorerà. L'82% afferma di essere preoccupato per il rialzo del deficit, il 78% teme una crescita dell'inflazione, e il 69% teme il ruolo crescente che il governo sta avendo nell'economia degli Stati Uniti.
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