Battisti: Sentenza Corte Suprema rischia di slittare ad aprile
Nuovo «no» alla scarcerazione da parte del procuratore Souza
Rio de Janeiro - Potrebbe slittare ad aprile la decisione sul caso di Cesare Battisti, che per il momento resta in carcere. Ieri il procuratore della Repubblica Antonio Fernando Souza ha inviato al Supremo Tribunale Federale (Stf) un nuovo parere negativo alla richiesta di scarcerazione inoltrata dagli avvocati dell'ex terrorista italiano, che è in prigione a Brasilia dal marzo del 2007.
La corte costituzionale brasiliana è chiamata a esaminare la richiesta di estradizione di Cesare Battisti, ex leader dei Pac (Proletari armati per il comunismo) condannato in Italia a due ergastoli per quattro omicidi commessi alla fine degli anni '70, dopo che il ministro della Giustizia brasiliano Tarso Genro gli ha concesso l'asilo. La Corte deve pronunciarsi non tanto in merito al contenuto del decreto con cui Genro ha concesso lo status di rifugiato all'ex terrorista (che risale al 13 gennaio scorso), quanto sulla sua legalità. Ma i tempi per la decisione potrebbero essere più lunghi del previsto. Secondo il senatore José Nery, vice-presidente della commissione Diritti umani, che fa parte dei parlamentari che appoggiano la decisione del ministro Genro e che ieri ha partecipato all'udienza in senato del ministro, la data potrebbe spostarsi ad aprile.
Il calendario dei processi pubblicato nel sito del Stf non riporta ancora quella relativa alla discussione del caso Battisti. Fonti interne al senato confermano però che si potrebbe andare al mese prossimo. Ieri il ministro Genro ha spiegato alla commissione Relazioni esterne del Senato (Cre) i motivi alla base della concessione dell'asilo all'italiano e ha affermato che «l'Italia ha aggredito la sovranità del Brasile». Nei giorni scorsi il ministro aveva dichiarato che il Supremo «confermerà l'asilo a Battisti». Tarso ha sottolineato, nel suo discorso, che la sua decisione si basa su «valutazioni giuridiche e non ideologiche». A conferma di questo, ha poi annunciato, potrebbe concedere parimenti l'asilo «a un fascista detenuto attualmente in Brasile e in attesa di estradizione qualora facesse richiesta di asilo», riferendosi a Perluigi Bragaglia, ex-appartenente ai Nar, arrestato a San Paolo lo scorso anno.
Sul fronte di Battisti, anche il senatore Nery si dice «ottimista» sul giudizio del Supremo tribunale. «Spero che il Supremo confermerà la decisione del ministro: si tratterebbe altrimenti di un'anomalia, un procedimento che va contro la tradizione del Brasile. Appoggiamo la concessione dell'asilo a Battisti perché così verrebbe rispettato l'ordinamento giuridico brasiliano» ha dichiarato il senatore ad Apcom. «Inoltre - ha concluso - sarebbe una occasione del Brasile di affermare la sua sovranità, che deve essere rispettata dagli altri Paesi. Nello stesso modo in cui il Brasile rispetta la sovranità altrui».
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