19 aprile 2024
Aggiornato 20:30

Francia: Parigi verso rientro nella Nato, 43 anni dopo De Gaulle

Sarkozy spinge per reintegro. Martedì voto in parlamento

PARIGI - Il presidente francese Nicolas Sarkozy confermerà oggi l'intenzione francese di rientrare nel comando integrato della Nato, dopo oltre 40 anni di assenza, in un discorso pronunciato in chiusura di un convegno della Fondazione per la ricerca strategica, opportunamente intitolato «La Francia, la difesa europea e la Nato nel XXI secolo» Membro fondatore della Nato, nel 1949, la Francia non è mai uscita ufficialmente dall'Alleanza ed oggi rappresenta il quarto paese contributore in fatto di bilancio e il quinto per impegno militare.

Dal 1995, migliaia di soldati francesi sono infatti impegnati nelle tre grandi operazioni condotte dall'organizzazione transatlantica, in Bosnia, in Kosovo e in Afghanistan. Nel 1966 tuttavia, il generale Charles de Gaulle decise di sbattere la porta in faccia al comando integrato della Nato, in nome della tutela della sovranità della Francia in fatto di politica estera. In quel periodo Parigi sviluppava il suo programma nucleare.

Quattro decenni più tardi, Sarkozy ha deciso di invertire la rotta e riportare la Francia all'interno del comando integrato, suscitando pareri opposti e numerose polemiche all'interno della sua stessa maggioranza e nell'opposizione. Alcuni esponenti del suo stesso schieramento politico, infatti, hanno lamentato un taglio con l'eredità gollista mentre l'opposizione ha denunciato un'iniziativa suscettibile di rovinare l'immagine di una Francia indipendente.

L'ultimo ostacolo per il ritorno della Francia nel comando integrato della Nato sembra essere il voto di fiducia chiesto dal governo ai parlamentari francesi. L'Assemblea esprimerà la propria opinione nella giornata di martedì prossimo, quando si discuterà, più in generale, delle scelte di politica estera della Francia e del summit dell'Alleanza in programma il prossimo 3 e 4 aprile a Strasburgo e Kehl.