29 marzo 2024
Aggiornato 00:00
Vertice Internazionale per preparare il prossimo Forum Mondiale dell’Acqua

Verso un piano d’azione globale per l’acqua

Il vertice di Roma è il terzo di una serie di incontri di alto livello volti a preparare la Conferenza Ministeriale sull'acqua che si terrà durante il Forum

ROMA - Delegati provenienti da più di 60 paesi si incontreranno a Roma (21-23 gennaio 2009) per continuare i negoziati su un piano d'azione mondiale per l'adattamento ai cambiamenti globali che influenzano la gestione delle risorse d'acqua dolce.
Questo vertice si inserisce nel quadro dei preparativi per il quinto Forum Mondiale sull'Acqua, che si terrà a Istanbul, in Turchia, dal 16 al 22 marzo 2009. Il Forum Mondiale dell'Acqua è il più grande evento internazionale sul tema delle risorse idriche. Il vertice di Roma è il terzo di una serie di incontri di alto livello volti a preparare la Conferenza Ministeriale sull'acqua che si terrà durante il Forum.

Sotto minaccia
«Le risorse idriche oggi sono minacciate da una serie di fattori. Gli esseri umani contano sull'acqua come fonte di sopravvivenza, e tuttavia spesso sono gli uomini stessi i peggiori nemici dell'acqua», afferma Ger Bergkamp, Direttore Generale del Consiglio Mondiale dell'Acqua, l'organizzazione internazionale che organizza il Forum triennale Mondiale dell'Acqua. «Con la popolazione in crescita e le città in espansione, aumenterà anche la pressione sull'approvvigionamento di risorse idriche», aggiunge Bergkamp.

Lo sviluppo industriale richiederà più acqua e, poiché i paesi cercheranno di aumentare la loro provvista di energia, una maggior quantità d'acqua verrà usata per fini idro-elettrici. L'inquinamento dei laghi, dei fiumi e delle falde acquifere sotterranee riduce la disponibilità di acqua pulita. Il cambiamento climatico inoltre aggiunge un'ulteriore variabile a questa già instabile equazione.

Competere per l'acqua
«Il settore agricolo conta per il 90% del consumo di acqua dolce ed è di gran lunga il maggior consumatore d'acqua al mondo. Normalmente ci vogliono tra i 2 000 e i 5 000 litri di acqua per produrre cibo sufficiente a sfamare una persona per un giorno», afferma Alexander Müller, Vice-Direttore Generale della FAO, del Dipartimento per la Gestione delle Risorse Naturali e l'Ambiente.

«La popolazione mondiale crescerà dagli attuali 6,5 miliardi di persone a oltre 9 miliardi nel 2050. Questo pone una sfida enorme per l'agricoltura: produrre più cibo per nutrire una popolazione mondiale in espansione, usando le scarse risorse idriche in maniera più efficiente. La competizione per l'accesso a tali scarse risorse aumenterà nel futuro, con l'aumento della domanda di acqua da parte del settore industriale e delle famiglie. Alimentare la popolazione mondiale in modo sostenibile, al tempo stesso fronteggiando la minaccia del crescente cambiamento climatico, richiede concetti nuovi e una forte volontà politica per risolvere i sempre maggiori problemi globali legati all'acqua».

Scarsità d'acqua
Poiché il settore agricolo consuma una così grande porzione delle risorse d'acqua dolce, un aumento della produttività dell'acqua in agricoltura libererebbe senz'altro notevoli quantità d'acqua da destinare ad altri usi. Se si riuscisse a mantenere la stessa produzione agricola con una riduzione dell'1% nel consumo di acqua, questo si tradurrebbe in un aumento del 10% della disponibilità di acqua per altri settori.

«Dobbiamo ripensare radicalmente le nostre concezioni sulla relazione tra cibo, acqua e ambiente, se vogliamo fronteggiare il problema della scarsità delle risorse idriche e raggiungere i target fissati dagli Obiettivi del Millennio», dichiara Pasquale Steduto, Responsabile dell'Unità FAO per la Valorizzazione e la Gestione delle Risorse Idriche, e Direttore dello UN-Water, il meccanismo inter-istituzionale delle Nazioni Unite per il coordinamento delle iniziative ONU riguardanti l'acqua. «Il Forum Mondiale sull'Acqua, al quale parteciperanno responsabili di governo di diversi settori, società civile, organizzazioni dei consumatori e università, rappresenta un'opportunità unica per far sì che l'agenda internazionale della gestione dell'acqua rifletta questo nuovo modo di pensare».

È urgente trovare una strategia globale coerente per la gestione delle risorse idriche. Durante la recente crisi dei prezzi alimentari, molti paesi hanno affrontato gravi siccità che hanno avuto dure ripercussioni sulla produzione alimentare. Gli attuali scenari del cambiamento climatico suggeriscono che le siccità diverranno ancor più frequenti in molte zone già afflitte dalla scarsità d'acqua. Alcuni dei principali bacini fluviali - tra cui le importanti aree di produzione alimentare dei bacini del Colorado negli Stati Uniti, dell'Indo nel Sud-Est Asiatico, del Fiume Giallo in Cina, del Giordano in Medio-Oriente, del Delta del Nilo in Africa e del Murray Darling in Australia - sono «chiusi», senza alcuna possibilità di attingervi ulteriori risorse idriche.

Gestione sostenibile dell'acqua e sicurezza alimentare
«La recente crisi alimentare ha spinto molti leader mondiali a riportare la loro attenzione sui temi della fame e del sistema alimentare mondiale. In questo vertice speriamo di imprimere nella mente di tali leader il concetto che la gestione sostenibile dell'acqua è inestricabilmente connessa con la sicurezza alimentare», dichiara Steduto.

Gli Alti Funzionari che parteciperanno al vertice dovrebbero concludere i negoziati su di un piano d'azione globale, che verrà ultimato e approvato dalla Conferenza Ministeriale che si terrà al Forum Mondiale sull'Acqua ad Istanbul.

«La FAO è entusiasta di collaborare con il Consiglio Mondiale dell'Acqua in questo processo» dichiara Steduto. «Integrando pienamente l'agricoltura nel dibattito politico mondiale sulle risorse idriche, possiamo affrontare una serie di problematiche legate allo sviluppo, tra cui la sicurezza alimentare, la riduzione della povertà, la sostenibilità ambientale, l'energia pulita e la sicurezza igienica nelle campagne e nelle città.» conclude Steduto.

Il Forum Mondiale di Istanbul sull'Acqua fornirà un input per ulteriori negoziati internazionali nell'ambito del G8, della Commissione delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile (UNCSD) e della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNFCCC).