26 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Sondaggio su salute, invecchiamento e pensionamento in Europa

Sondaggio sugli anziani europei indica netta differenza tra nord e sud

Le donne vivono più a lungo degli uomini, soprattutto nei paesi dell'Europa meridionale, e che gli uomini si ammalano meno delle donne, soprattutto al nord

Il progetto SHARE («Survey of health, ageing and retirement in Europe» - «Sondaggio su salute, invecchiamento e pensionamento in Europa«), finanziato dall'UE, ha rivelato, tra le altre cose, che le donne vivono più a lungo degli uomini, soprattutto nei paesi dell'Europa meridionale, e che gli uomini si ammalano meno delle donne, soprattutto al nord. I risultati specifici del sondaggio sono stati presentati la scorsa settimana a Bruxelles e sono disponibili per il pubblico.

SHARE e il suo progetto-sorella COMPARE sono stati finanziati con un totale di circa 5,8 Mio EUR dal quinto e sesto programma quadro dell'UE (5°PQ e 6°PQ) nell'ambito delle aree tematiche «Qualità della vita» e «Cittadini» rispettivamente. Il sostegno è stato anche fornito dalle agenzie nazionali di finanziamento di Austria, Belgio, Francia, Svizzera, USA e Israele.

L'obiettivo di SHARE era di fornire dati affidabili sulle condizioni di vita degli anziani europei, per i ricercatori e i responsabili delle politiche impegnati nel campo della salute pubblica, economia e scienze sociali. Dal suo inizio, nel 2004, sono stati raccolti dati su 30 000 persone dai 50 anni in su, in 15 paesi europei. Inizialmente lo studio ha concentrato l'attenzione su salute, lavoro, sicurezza finanziaria, pensioni, struttura famigliare e relazioni.

«Una neonata svizzera ha un'aspettativa di vita di quasi quattro anni in più rispetto alla sua controparte danese, e questa differenza risulta quasi uguale tra la Danimarca e la vicina Svezia. È necessario capire cosa si nasconde dietro a queste evidenti differenze (genetica, stili di vita o accesso alle cure sanitarie?) per meglio capire l'invecchiamento umano. I dati di SHARE contribuiranno a questa comprensione,» recita il rapporto del progetto SHARE.

In generale, i risultati hanno indicato che gli europei meridionali vivono più a lungo, ma che si ammalano più spesso degli anziani dei paesi dell'Europa del nord. Le loro controparti settentrionali generalmente godono di una salute migliore e sono più ricchi. In termini di salute generale, i danesi (seguiti dagli svedesi e dagli svizzeri) risultano essere i più soddisfatti: il 40% di essi ritiene di non godere di una salute ottimale e circa il 10% ritiene di possedere una salute carente o molto cattiva. Problemi fisici come la cataratta sono più spesso riportati dagli ultraottantenni che dalle persone con un'età tra i 50 e i 59 anni.

Le donne sembrano avere più problemi di salute degli uomini; tuttavia, gli uomini soffrono più spesso di malattie potenzialmente letali come il diabete o le patologie cardiache e polmonari. In tutti i paesi studiati, gli uomini sembrano più soggetti all'obesità rispetto alle donne.

Il progetto SHARE ha osservato il pagamento dellle cure sanitarie sostenuto dai pazienti, l'utilizzo dei servizi sanitari e la qualità delle cure sanitarie per le persone anziane, e ha scoperto che si possono apportare molti miglioramenti. In particolare, hanno scoperto una mancanza notevole di valutazioni geriatriche (ad esempio, chiedere ai pazienti quali farmaci essi già assumono) e test di screening, che dimostra che sono necessari maggiori sforzi nel campo della medicina preventiva.

Il sondaggio ha rivelato che la spesa sanitaria pubblica e privata annuale pro capite oscilla tra un minimo di 1200 euro in Grecia e in Spagna, fino a quasi 3000 euro in Danimarca, ma che questo non significa necessariamente che ci sia una correlazione tra la quota di spesa e l'aspettativa di vita. Secondo il rapporto, è fastidioso osservare dati che indicano un'aspettativa di vita al di sotto e una spesa sanitaria al di sopra della media nei Paesi Bassi, Germania e Danimarca.

Il rapporto SHARE indica che in tutta Europa esiste un rapporto stretto tra la salute (e il comportamento nel suo rispetto) e il livello socio-economico. Le persone con un basso livello d'istruzione avevano il 70% di possibilità in più di essere fisicamente inattivi e il 50% di possibilità in più di essere obesi rispetto alle loro controparti più istruite.

Questa relazione tra salute e livello socio-economico era anche valido per le malattie mentali: la depressione era più diffusa tra le persone con entrate basse o e non benestanti, in particolare nei paesi dell'Europa del nord. «La depressione prende il sopravvento con l'aumentare dell'età nella maggior parte dei paesi SHARE e risulta più diffusa tra le donne che tra gli uomini,» secondo il rapporto. «Soprattutto i paesi dell'Europa meridionale mostrano un'ampia divisione in base al sesso, con altissimi livelli di depressione tra le donne anziane.»

«SHARE ha compiuto un grande sforzo per fornire dati veramente comparabili, affinché si possano studiare in modo affidabile come le differenze culturali, le condizioni di vita e gli approcci politici influiscono sulla qualità della vita degli europei, subito prima e dopo il pensionamento,» aggiunge il rapporto.

SHARE rappresenta gran parte dell'Europa ma non include i nuovi Stati membri dell'UE e il Regno Unito. Il progetto raccoglierà dati in questi paesi nella sua fase successiva