29 marzo 2024
Aggiornato 00:00
Nell'Unione europea, un trattamento medico su dieci ha qualche pecca

Sanità comunitaria: 15 milioni di errori l'anno

Lo sostiene la commissaria europea alla Sanità, Androulla Vassiliou, in un colloquio con il settimanale tedesco Die Welt

Nell'Unione europea, un trattamento medico su dieci ha qualche pecca, sostiene la commissaria europea alla Sanità, Androulla Vassiliou, in un colloquio con il settimanale tedesco Die Welt. Bisogna dare più sicurezza e diritti ai pazienti, e dunque gli Stati membri devono dotarsi di strumenti per facilitare le denunce e garantire il dovuto risarcimento.

Il piano di prevenzione sarà presentato domani 26 novembre, nel frattempo la commissaria ha anticipato la notizia che negli ospedali dell'Unione europea si registrano 15 milioni di errori l'anno. In Germania, secondo l'Ordine dei medici, il maggior numero di errori attiene alla chirurgia, seguita da ortopedia, medicina interna, ginecologia. E in Italia? L'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) in un convegno svoltosi nel 2006, riportò alcune cifre: 90 decessi al giorno per cattive pratiche sanitarie e 10 miliardi di costi l'anno.

L'affermazione registrò le proteste dell'Associazione per i Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente (Amami). Secondo il Tribunale del Malato i settori maggiormente interessati sono ortopedia e traumatologia, oncologia, ostetricia e chirurgia. Recentemente il Parlamento ha varato una proposta di legge che istituisce una commissione d'inchiesta sugli errori sanitari. Nel nostro Paese ci sono 28mila denunce contro i medici (anno 2006) e 500 milioni i premi assicurativi sottoscritti, segno che il problema è reale e sentito dai cittadini, pazienti e sanitari.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc