29 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Assemblea di Confindustria

Confindustria, al via la presidenza Bonomi

L'assemblea privata degli industriali eleggerà, con voto online, il nuovo presidente e la sua squadra dopo la designazione da parte del Consiglio generale avvenuta lo scorso 16 aprile

Carlo Bonomi, neo presidente di Confindustria
Carlo Bonomi, neo presidente di Confindustria Foto: ANSA

ROMA (ASKANEWS) - Da domani Carlo Bonomi prenderà ufficialmente la guida di Confindustria. L'assemblea privata degli industriali eleggerà, con voto online, il nuovo presidente e la sua squadra dopo la designazione da parte del Consiglio generale avvenuta lo scorso 16 aprile. In quell'occasione Bonomi, con 123 voti a favore su 183, ha avuto la meglio su Licia Mattioli, l'altra candidata in corsa. Vincenzo Boccia si appresta, dunque, a passare il testimone a Bonomi che guiderà Confindustria per i prossimi quattro anni. Dopo l'estate, probabilmente a fine settembre, si terrà la tradizionale assemblea pubblica, slittata a causa della pandemia.

Il nuovo presidente ha davanti a sè delle sfide molto difficili. Il lockdown legato all'emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio l'economia italiana e spento i motori di numerose imprese. Secondo le previsioni del Centro Studi di Confindustria, quest'anno, il Pil crollerà del 9,6% e la risalita sarà faticosa. Per questo la priorità resta garantire una liquidità immediata alle aziende. Dopo l'iniziale delusione per i primi provvedimenti del Governo, con il Dl rilancio è arrivato il taglio dell'Irap, un primo risultato utile per le aziende. Ma la strada è ancora lunga e molto resta da fare per la ripartenza degli investimenti, per liberare il Paese dall'eccesso di burocrazia e per velocizzare i pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione.

Costruire un dialogo con i sindacati

Sul fronte del lavoro, la disoccupazione e l'inattività sono destinate a crescere e Bonomi ha già detto, nelle sue prime uscite da presidente designato, che l'autunno alle porte sarà molto difficile e l'esplosione dell'emergenza sociale è un rischio concreto. Bonomi ha anche lamentato il ritorno nel Paese di un «pregiudizio fortemente antindustriale». Cruciale sarà, ora, costruire un dialogo con i sindacati magari raccogliendo l'appello a cambiare insieme le regole del lavoro arrivato dalla laeder della Cisl, Annamaria Furlan. La sfida sarà anche quella di regolamentare lo smart working come chiede la Cgil di Maurizio Landini.

L'assemblea privata di domani sarà l'occasione per presentare, oltre ai conti, anche il primo bilancio di sostenibilità di Confindustria. L'obiettivo del report, che sarà illustrato dal direttore generale, Marcella Panucci, è quello di stimolare il dialogo costruttivo con gli attori sociali e il mondo della politica e di avvicinare l'opinione pubblica ai temi dell'impresa e dell'economia reale.

La squadra di Bonomi

Dopo il saluto di Boccia, prenderà la parola Bonomi che presenterà la sua squadra. Per i prossimi quattro anni il nuovo presidente sarà affiancato da dieci vicepresidenti elettivi: Barbara Beltrame, con delega all'internazionalizzazione; Giovanni Brugnoli, con delega al Capitale umano; Francesco De Santis, con delega alla Ricerca e Sviluppo; Luigi Gubitosi, con delega al Digitale; Alberto Marenghi, con delega all'Organizzazione, allo Sviluppo e al Marketing Associativo; Maurizio Marchesini, con delega alle Filiere e alle Medie Imprese; Natale Mazzuca, con delega all'Economia del Mare e al Mezzogiorno; Emanuele Orsini, con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco; Maria Cristina Piovesana, con delega ad Ambiente e Sostenibilità; Maurizio Stirpe, con delega al Lavoro e alle Relazioni Industriali. A questi componenti si aggiungono i 3 vicepresidenti di diritto: Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria; Alessio Rossi, presidente dei Giovani Imprenditori; Vito Grassi, presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali. Bonomi ha tenuto per sé le deleghe al Centro Studi, all'Europa e alle Politiche Industriali.