19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
energia green

La metro di Londra diventa green, la frenata dei treni produrrà energia

La metro di Londra taglia la bolletta: attraverso il cosiddetto «freno rigenerativo», un sistema che si basa sul fatto che un motore elettrico può funzionare anche come generatore, il calore sarà convertito in energia

LONDRA - Chi di voi, andando a Londra, non è rimasto affascinato dalla sua metropolitana, dall’odore acre che si avverte scendendo le scale mobili? Quella della City è la più antica metropolitana al mondo che oggi si appresta a diventare anche tra le più innovative: sì, perché produrrà energia elettrica. Il sistema si chiama Hesop, è stato progettato dalla società francese Alstom e consentirà di recuperare l’energia sprecata dalle vetture durante la frenata, utilizzandola per alimentare treni e stazioni metro.

Come la metro di Londra produrrà energia elettrica
Secondo i dati Aesop consentirà il recupero di oltre il 99% dell’energia disponibile generata durante la frenata, riducendo il consumo energetico e le emissioni di CO2. L’energia sarà quindi utilizzata per alimentare gli altri impianti della stazione, le scale mobili e l’illuminazione. Il treno diventa - di fatto - una piccola centrale: l’energia prodotta, convertita in alta tensione e immessa nella linea di alimentazione, contribuirà anche a far viaggiare altri convogli. Sì, ma come? Attraverso il cosiddetto «freno rigenerativo», un sistema che si basa sul fatto che un motore elettrico può funzionare anche come generatore. Il calore prodotto durante la frenata viene catturato e immesso nuovamente nella rete sottoforma di energia elettrica. Questo sistema, peraltro, permette anche di ridurre la necessità di aria condizionata, consentendo un risparmio energetico notevole. Attualmente il sistema è stato installato nella stazione londinese di Cloudesley Road con risultati a dir poco ottimi. Ogni settimana infatti, la nuova tecnologia ha prodotto energia sufficiente per alimentare una stazione grande come quella di Oxford Circus per oltre due giorni a settimana.

Un po’ di storia
La prima linea della metropolitana di Londra fu aperta senza cerimonia il 10 gennaio 1863. Il sistema fu accolto con grande entusiasmo dalla popolazione londinese, tanto che l'anno successivo vi erano più di 259 progetti di nuove linee, di cui fu realizzato nel 1868 però solo quello tra Westminster e South Kensington, gestito dalla Metropolitan Railway. Le prime mappe della metropolitana di Londra disponevano le stazioni in base alla loro posizione geografica, sovrapponendole talvolta ai principali assi viari londinesi sul retro. I problemi che scaturivano da questa scelta erano molteplici: la zona centrale, essendo satura di stazioni, era difficilmente leggibile mentre le fermate periferiche erano distanti tra di loro e venivano spesso omesse. Il primo ad avere l'idea di dare vita a una rappresentazione schematica della Tube fu Harry Beck. Beck distorse quindi la geografia, a favore di una maggiore leggibilità e chiarezza. La sua bozza venne presentata nel 1931, e dopo un rifiuto iniziale venne finalmente stampata nel 1933. La cartina odierna è un'evoluzione di quella originaria, e oggi molte metropolitane hanno adottato l'idea di Beck.A oggi la rete metropolitana di Londra copre 402 km (250 miglia) di tracciato, il che la rende la quarta metro più grande del mondo.