20 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Il convegno illustra i nuovi orizzonti terapeutici

Al Gemelli esperti a confronto sul dolore pelvico

Dal 17 al 19 settembre a Roma il congresso Essic 2015 (Expert Society for the Study Interstitial Cystitis), presso l'Aula Lazzati del Polo Universitario «Giovanni XXIII» dell'Università Cattolica del Sacro Cuore

ROMA - Specialisti nazionali e internazionali a confronto su una delle patologie più invalidanti, soprattutto per le donne: la cistite interstiziale, malattia rara della vescica e causa del dolore pelvico che colpisce il paziente interferendo negativamente sulla sua qualità di vita: questo l'obiettivo del Congresso annuale dell'ESSIC (Expert Society for the Study Interstitial Cystitis) che si terrà a Roma dal 17 al 19 settembre nell'Aula Lazzati del Polo Universitario «Giovanni XXIII» dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.

I nuovi trattamenti
Verranno presentati i nuovi trattamenti per il controllo della patologia. Le terapie attuali, dal punto di vista farmacologico, sono molto promettenti, essendo a disposizione nuovi farmaci per il controllo del dolore e nuove terapie da instillare all'interno della vescica per il trattamento dei sintomi irritativi urinari. Nel Congresso verrà presentata anche un'innovativa terapia di stimolazione cerebrale profonda che dai primi dati sembra ottenere validi risultati anche nei pazienti recidivi.

Nuovi orizzonti terapeutici
«Attualmente - spiega Mauro Cervigni, Presidente del Congresso e Direttore del Centro per la diagnosi e cura della Cistite Interstiziale del Policlinico A. Gemelli - la ricerca ha evidenziato un ruolo sempre più importante del sistema nervoso centrale nei pazienti affetti da dolore pelvico cronico ed in particolare della glia (la membrana di rivestimento del midollo spinale). È disponibile una rinnovata classe di farmaci, che agiscono sia a livello periferico che centrale mediante una molecola micronizzata che supera la barriera emato-encefalica (PEA), che è in grado di agire simultaneamente sia sulla vescica che sul midollo spinale. Nuovi orizzonti terapeutici si stanno evidenziando nel trattamento di queste paziente mediante la stimolazione magnetica transcranica (Tms), trattamento non invasivo che consiste nell'applicazione di un casco a livello della calotta cranica che produce delle onde elettromagnetiche che vanno a interferire sui centri del dolore a livello cerebrale».

(con fonte Askanews)