19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
L'avvelenamento dell'aria uccide circa mezzo milione di persone l'anno

Un documentario sullo smog scuote i cinesi

Il filmato «Sotto la cupola», che squarcia il velo sull'inquinamento dell'aria in Cina è diventato virale nel Paese, con 155 milioni di visualizzazioni al giorno secondo il Global Times, dopo la sua pubblicazione in rete. Il film punta il dito contro le autorità, considerate inefficienti nei controlli e troppo morbide nei confronti di chi inquina

PECHINO – Il documentario «Sotto la cupola», che squarcia il velo sull'inquinamento dell'aria in Cina è diventato virale nel Paese, con 155 milioni di visualizzazioni al giorno secondo il Global Times, dopo la sua pubblicazione in rete.

LE ACCUSE AL GOVERNO - Il filmato è stato realizzato da Chai Jing, una ex conduttrice per la tv di Stato China Central Television, grazia ai fondi di una produzione privata. La giornalista ha definito questo lavoro come una «battaglia personale» contro l'inquinamento, dopo la nascita di sua figlia affetta sin da subito da un tumore benigno. Nel documentario viene puntato il dito contro le autorità di Pechino, considerate inefficienti nei controlli e troppo morbide nei confronti di chi inquina. Nel film poi vengono stigmatizzati alcuni comportamenti, come l'utilizzo di combustibili fossili di bassa qualità per risparmiare o il fatto che i funzionari pubblici sono giudicati per quanto fanno crescere il Pil, non sui risultati ottenuti.​

500MILA MORTI L'ANNO DA SMOG - Il filmato, lungo circa un'ora e trenta, indaga nel dettaglio le ragioni che stanno dietro alla coltre di smog che opprime vaste regioni della Cina e offre un parallelismo con Londra e Los Angeles. La produzione infatti ha intervistato alcuni funzionari delle due metropoli, che a loro volta hanno sofferto di altissimi livelli di inquinamento, spiegando cosa sia stato fatto negli Stati uniti e nel Regno unito per arginare il problema. Il documentario ha sollevato una bufera di critiche contro le autorità centrali. «Il governo va spinto a prendere altre iniziative e la gente deve acquisire maggiore consapevolezza di ciò che può fare per combattere l'inquinamento», ha scritto il China Daily. Secondo alti responsabili di Pechino in pensione l'inquinamento uccide circa mezzo milione di persone l'anno in Cina. La cappa di smog è così opprimente a Pechino, che nella capitale l'alba e il tramonto del sole devono essere proiettati su alcuni megaschermi. La città, soprattutto in inverno quando le centrali a carbone incrementano la produzione e mancano le correnti d'aria che spazzano i suoi cieli, raggiunge livelli di inquinamento da polveri sottili elevatissimi, pari a 500 microgrammi per metro cubo, contro la soglia di 25 microgrammi fissata dall'Organizzazione mondiale per la sanità sopra la quale è a rischio la salute umana.