29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Analisi della Coldiretti

Vola il prezzo del tartufo

Le quotazioni che nello spazio di un mese sono aumentate in media del 50 per cento per effetto dell'ottima qualità del prodotto raccolto che ha fatto impennare le richieste in un anno condizionato dall'anamento climatico.

ROMA - Volano i prezzi del tartufo, con le quotazioni che nello spazio di un mese sono aumentate in media del 50 per cento per effetto dell'ottima qualità del prodotto raccolto che ha fatto impennare le richieste in un anno condizionato dall'anamento climatico. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell'apertura della mostra del tartufo di Acqualagna, nelle Marche, mentre è in pieno svolgimento la Fiera Internazionale del Tartufo di Alba in Piemonte e molti altri appuntamenti sono in corso o stanno per iniziare.

Rispetto alle quotazioni di inizio raccolta, il pregiato «bianco» è proiettato su valori prossimi ai 300 euro all'etto in Piemonte per le pezzature di circa 20 grammi mentre è salito alla borsa di Acqualagna su prezzi variabili da 75 a 170 euro all'etto a seconda del peso ma è possibile anche acquistare tartufo nero nel centro Italia su valori vicini a 10 euro all'etto.

PRODUZIONE DA RICORDARE - Le condizioni climatiche hanno assicurato una produzione da ricordare che ha spinto la domanda da parte di buongustai ed appassionati e fatto aumentare il valore. Il frutto più prezioso dell'autunno - sottolinea la Coldiretti - è comunque presente in abbondanza nelle mostre, nelle sagre e nelle manifestazioni dedicate al tartufo che sono entrate nel vivo in tutta Italia dove si stima siano coinvolti complessivamente circa duecentomila raccoglitori ufficiali che riforniscono negozi e ristoranti.

Una ottima occasione per acquistare o assaggiarlo nelle migliori condizioni e ai prezzi piu' convenienti ma anche per difendersi dal rischio dell'inganno con la vendita di importazioni low cost spacciate per italiane contro le quali la Coldiretti è impegnata a chiedere la tracciabilità delle transazioni e l'indicazione obbligatoria dell'origine per un business che comprensivo di indotto sviluppa un valore stimato in circa mezzo miliardo di euro tra fresco, conservato o trasformato. Dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all'Umbria, dall'Abruzzo al Molise, ma anche nel Lazio e in Calabria sono numerosi i territori battuti dai ricercatori.