29 marzo 2024
Aggiornato 15:30
A proposito di crisi economica

Laffer: Più crescita, meno guerre

Arthur Laffer è a Roma per la presentazione del suo ultimo libro, l'International Tobacco Taxation Handbook, e sostiene: «Obama e Bush hanno rovinato il mondo. Non si vincono le guerre con le armi e le sanzioni, il modo migliore per vincere una guerra è attraverso la crescita economica».

ROMA - Arthur Laffer, uno dei padri fondatori della teoria dell'offerta ed economista di spicco del governo Reagan, è a Roma per la presentazione del suo ultimo libro - l'International Tobacco Taxation Handbook - e gli hanno chiesto cosa pensa della situazione economica mondiale ed europea in particolare.

GLI USA HANNO ROVINATO IL MONDO - «Obama, Reed, Pelosi e George W. Bush hanno rovinato l'economia del mio paese, e si possono vedere i risultati in tutto il mondo - ha sostenuto Laffer nell'intervista - può immaginare cosa accadrebbe se avessimo piena occupazione, con la produzione che avremmo in quelle condizioni? Non ci sarebbe la Siria, il Libano, nessuna di queste crisi, e la pace regnerebbe, perché quando la nazione centrale dell'economia, dell' 'impero' va a scatafascio, tutti gli altri paesi più piccoli seguono. Se gli Stati Uniti avessero un Pil reale di 4.500 miliardi più alto a parità di porte di acquisto, come era sotto Reagan e sotto Clinton, Putin non farebbe quel che sta facendo. Non ci penserebbe nemmeno».

LE SANZIONI NON FUNZIONANO - «Quel che è successo in Libia, non sarebbe mai successo, e nemmeno l'Iraq e l'Afghanistan - ha insistito Laffer - non si vincono queste guerre con le armi, né con le sanzioni: le vinci con una buona economia e una buona produzione, proprio come facemmo negli anni '80 e '90. Quando c'è una guerra, perdono entrambe le parti: magari uno perde meno di quello che ha abbattuto, ma entrambi hanno perso comunque. Il modo migliore di vincere una guerra è attraverso la crescita e la prosperità, e portando tutti a bordo. Guardate alle sanzioni che abbiamo adottato contro la Corea del Nord? Hanno funzionato? No. Quelle contro Cuba, nemmeno, o contro l'Iran, o contro lo Zimbabwe, per l'amor di Dio! Le sanzioni sono stupide!»

LA DIPLOMAZIA INTERNAZIONALE È FALLITA - «Quando abbiamo avuto un problema con la Russia - ha concluso l'economista americano - cosa abbiamo fatto? Avevamo un gruppo che si chiama G8, che si riuniva periodicamente, per parlare dei problemi. E non appena è emerso un problema, cosa abbiamo fatto? Abbiamo annullato le riunioni. Non vi sembra proprio una stupidaggine? Avevamo un riunione a Sochi e l'abbiamo portata a Bruxelles. Mi dispiace, questa gente non sa quello che fa. Abbiamo forum per parlare dei problemi, non per isolare la gente».