18 aprile 2024
Aggiornato 21:00
La crisi italiana

Adesso anche le tasse si pagano a rate

A luglio boom di richieste per la rateizzazione delle cartelle secondo i dati diffusi da Equitalia. Il mese scorso è stato toccato il record di 156 mila richieste, con una media settimanale pari a circa il doppio di quella registrata nei primi sei mesi dell'anno.

ROMA - Prima si ricorreva alle rate per acquistare l'auto o per le vacanze. Adesso la rateizzazione è un fenomeno diffuso anche per pagare le tasse. A luglio boom di richieste per la rateizzazione delle cartelle secondo i dati diffusi da Equitalia. Il mese scorso è stato toccato il record di 156 mila richieste, con una media settimanale pari a circa il doppio di quella registrata nei primi sei mesi dell'anno. Ad oggi sono attive 2,4 milioni di rateizzazioni per un controvalore di 26,6 miliardi di euro. Più della metà delle riscossioni di Equitalia oggi avviene tramite il pagamento dilazionato. Circa 76,9% delle rateizzazioni in essere riguarda persone fisiche il restante 23,1% società e partite Iva. Significa che sono quasi 1,85 milioni i contribuenti italiani che si mettono a posto con il fisco o con gli enti che affidano la riscossione a Equitalia rateizzando quanto dovuto.

Sul dato luglio certamente ha influito la riapertura dei termini per aderire alla nuova opportunità riservata a chi per legge ha perso il beneficio della rateizzazione perchè non in regola con i pagamenti alla data del 22 giugno 2013. Secondo quanto stabilito dal decreto Irpef i contribuenti interessati potranno richiedere fino a un massimo di 72 rate (6 anni) presentando la domanda entro il 31 luglio scorso. La legge prevede però alcuni limiti rispetto alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano concesso non è prorogabile e decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive (anzichè 8 rate). Tornando ai dati sul pagamento a rate, Equitalia rileva che considerando gli importi, il 65,9% è stato concesso a imprese e il 34,1% a persone fisiche. Il 70,8% delle rateizzazioni riguarda debiti fino a 5 mila euro, il 26,2% debiti tra 5 mila e 50 mila euro e il 2,9% oltre 50 mila euro. La Lombardia guida la «classifica» delle regioni con oltre 384 mila rateizzazioni attive per un importo di 5,5 miliardi di euro, seguita dal Lazio (305 mila per un importo di 3,7 miliardi), dalla Campania (265 mila per un importo di 3,2 miliardi di euro) e dalla Toscana (231 mila per un importo di 1,9 miliardi).

UNIMPRESA: PAESE STREMATO - «I dati sulle rateizzazioni delle cartelle esattoriali, che parlano di rate attive per 2,4 milioni di contribuenti per un controvalore di 26,6 miliardi di euro, sono la fotografia di un paese stremato, ben oltre i soli effetti cagionati dalla crisi internazionale e dalla recessione interna: se così tante famiglie e aziende non riescono a onorare le scadenze con il fisco, vuol dire che tutto il sistema non funziona». Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando i dati diffusi da Equitalia sulle rateizzazioni delle cartelle esattoriali. «Dilazionare i pagamenti dei tributi può essere utile, nell'immediato, per dare ossigeno in frangenti assai complicati, come può essere la perdita di un lavoro o una crisi aziendale - prosegue Longobardi -. Tuttavia, le rate non fanno altro che rimandare l'appuntamento con i versamenti di imposte, denaro che lo Stato, prima o poi, pretende con tanto di interessi. La situazione di fronte alla quale ci troviamo, pertanto, impone una seria riflessione al governo e al Parlamento, in modo che sia avviato quanto prima un piano serio e concreto volto all'abbattimento della pressione tributaria».