15 settembre 2024
Aggiornato 07:30
Auto | FCA

Marchionne: Vendere ai tedeschi? Mai

Così l'a.d. di Fiat Chrysler ai giornalisti, a margine dell'assemblea dei soci che ha sancito la nascita di FCA: «Abbiamo messo una vita intera per creare questa realtà. Con lancio Renegade primi risultati in Europa. Maserati Levante a Mirafiori a fine 2015». Nel nuovo CDA di FCA non ci sarà Montezemolo.

TORINO - «Vendere Fca ai tedeschi? Mai. Abbiamo messo una vita intera per creare questa realtà». Così l'a.d. di Fiat Chrysler ai giornalisti, a margine dell'assemblea dei soci che ha sancito la nascita di FCA.
«Io non comprerei nè una Volkswagen nè una Peugeot, solo vetture del gruppo», ha aggiunto ironizzando sui rumors di consolidamento tra la casa automobilistica e Volkswagen già smentiti nei giorni scorsi.

Con lancio Renegade primi risultati in Europa - «In Europa continuiamo a tagliare tutte le spese non necessarie, dove il prezzo è ormai l'unico fattore che importa. I risultati arriveranno dalla Turchia, ma cominceremo a vedere l'impatto positivo soprattutto con il lancio della Renegade. I primi risultati arriveranno gia' nel quarto trimestre».
Guardando al medio termine «la prossima fase interessante sarà quando partirà l'Alfa Romeo. Allora i risultati europei andranno in positivo alla velocità della luce. Lo abbiamo già visto con la Maserati» ha spiegato Marchionne.

Maserati Levante a Mirafiori a fine 2015 - «Stiamo attrezzando Mirafiori per produrre il suv Maserati Levante, che dovrà uscire alla fine dell'anno prossimo. Stiamo facendo gli ultimi calcoli». Lo ha detto l'ad di Fiat Sergio Marchionne a Torino. A Cassino inoltre «procedono i lavori di ristrutturazione, inizieremo una nuova produzione, non vi dico di cosa».
Con la fusione, ha osservato Marchionne, «abbiamo la tranquillità di sviluppare le attività italiane» una tranquillità «che non abbiamo mai avuto negli scorsi 10 anni. Non ho il minimo dubbio che il piano presentato sia fattibile e finanziabile da risorse interne. La strategia premium potrà appoggiarsi sulla solidità finanziaria della parte americana» ha sottolineato il manager.
L'Italia, ha osservato Marchionne «non è un paese facile in cui gestire una multinazionale e tuttavia manterremo gli impegni industriali che abbiamo preso per quanto riguarda l'utilizzo della manodopera. L'Alfa Romeo inizierà ad andare in produzione l'anno prossimo» ha concluso Marchionne.

Nel cda di FCA non ci sarà Montezemolo - Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Ferrari, non siede nel nuovo board di Fca. «Abbiamo cercato di tenere insieme la componente Fiat, la componente Chrysler e i nuovi consiglieri. Abbiamo vincoli che sono di indipendenza, di rappresentanza di genere, di nazionalità. All'interno di questi vincoli abbiamo scelto di portare a Fca le competenze che servivano», ha spiegato il presidente di Fiat, John Elkann, interpelalto a margine dell'assemblea dei soci che ha approvato la fusione tra Fiat e Chrysler.
Il nuovo Cda risulta composto oltre che da Elkann e Sergio Marchionne, da Andrea Agnelli, Tiberto Brandolini d'Adda, Glenn Earle, Valerie A. Mars, Ruth J. Simmons, Ronald L. Thompson, Patience Wheatcroft, Stephen M. Wolf, Ermenegildo Zegna.