25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Fisco

Frosinone: società del fotovoltaico ha evaso 34 milioni

Per tre anni ha frodato il fisco, sottraendo alla tassazione imponibili per oltre 34 milioni di euro: a scoprire la frode è stata la brigata della Guardia di Finanza di Ceprano al termine di un'operazione di polizia tributaria nei confronti di una azienda operante nella provincia nel settore dell'installazione di impianti elettronici e solari

FROSINONE - Per tre anni ha frodato il fisco, sottraendo alla tassazione imponibili per oltre 34 milioni di euro: a scoprire la frode è stata la brigata della Guardia di Finanza di Ceprano (Frosinone) al termine di un'operazione di polizia tributaria nei confronti di una società di capitali operante nella provincia di Frosinone nel settore dell'installazione di impianti elettronici e fotovoltaici.

L'azienda ciociara, riconducibile ad un sessantenne residente a Piedimonte San Germano e già noto alle Fiamme Gialle per precedenti violazioni tributarie, aveva più volte spostato la propria base operativa dal cassinate all'area anagnina e, in ultimo, presso vari indirizzi della capitale, ed esercitava la propria attività di impresa senza dichiarare alcun reddito e senza versare le imposte allo Stato. Inoltre, al fine di sfuggire alle responsabilità penali ed amministrative, il dominus della società aveva utilizzato vari prestanome che si alternavano nell'assunzione della carica di amministratore unico.

Nel corso della verifica i Finanzieri hanno rilevato l'assenza di tutti i documenti contabili ed hanno eseguito indagini finanziarie e controlli per risalire al volume di affari della società verificata, accertando anche l'utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti emesse da imprese compiacenti nei confronti della società verificata.

In particolare è stata quantificata una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sul reddito per un ammontare complessivo di oltre 32 milioni di euro e sono state rilevate violazioni all'imposta sul valore aggiunto per oltre 2 milioni di euro; a circa due milioni di euro, invece, ammontano le fatture false emesse da tre società compiacenti nei confronti della società investigata. L'attività ispettiva, inoltre, ha consentito di individuare ed attribuire le responsabilità penali della frode: oltre al «dominus» dell'azienda sono state denunciate sette persone tra teste di legno ed amministratori di società terze per le fattispecie di occultamento delle scritture contabili, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, utilizzo ed emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti. I fatti costituenti reato sono stati comunicati all'autorità giudiziaria di Frosinone.