20 maggio 2024
Aggiornato 02:30
Corte dei Conti

«I conti generali registrano il primo disavanzo finanziario e l`accentuazione del deficit economico»

RP | RP | I magistrati contabili sull'Inps: «Necesario un costante monitoraggio degli effetti delle riforme del lavoro e della previdenza obbligatoria sulla spesa pensionistica con crescente attenzione al profilo dell'adeguatezza delle prestazioni collegate al metodo contributivo e degli eccessivi divari nei trattamenti connessi a quello retributivo»

ROMA - Per l'Inps è necessario «un costante monitoraggio degli effetti delle riforme del lavoro e della previdenza obbligatoria sulla spesa pensionistica», ha messo nero su bianco la Corte dei conti nella relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'istituto per l`esercizio 2012, confermando anche l'esigenza di «una crescente attenzione al profilo dell'adeguatezza delle prestazioni collegate al metodo contributivo e degli eccessivi divari nei trattamenti connessi a quello retributivo, unitamente all'urgenza di rilanciare la previdenza complementare».

MODIFICARE GOVERNANCE - La magistratura contabile ha evidenziato poi «nuovamente la necessità di un intervento finalizzato a ri-disciplinare l`intero ordinamento e comunque a riequilibrare la governance dell'istituto, soprattutto nei profili della rappresentanza legale, di indirizzo politico amministrativo e di gestione, oltre che a ridisegnare assetto e attribuzioni dell'organo di controllo interno e della vigilanza ministeriale».

ACCENTRARE FUNZIONI - Nella relazione la Corte dei conti ha sottolineato inoltre che l'incorporazione di fatto di Inpdap ed Enpals nell'Inps «ha accentuato l`urgenza di una revisione delle articolazioni della direzione generale, e delle funzioni dirigenziali di livello generale, concentrandole nell'esercizio delle funzioni istituzionali, rimodulando quelle dedicate a compiti strumentali in tutto o in parte sovrapponibili, assicurando le coerenze con il bilancio per missioni e programmi e accelerando la sperimentazione sul territorio del modello di direzione unificata».

FUNZIONALITA' A RISCHIO - «Specifico esito dell'incorporazione - ha aggiunto - è stato l`accrescimento degli impegni istituzionali in costanza di un quadro normativo che ha imposto tagli lineari delle dotazioni organiche e di oneri retributivi e previdenziali per il personale e ridotto le spese complessive dei tre enti, ma ha anche prospettato l`avvio di procedure di uscita con possibili incidenze negative sulla funzionalità complessiva dell'istituto».

INVALIDITA' CIVILE - «Ribadendo analoghe precedenti osservazioni», la Corte dei conti ha richiamato a «un'attenta e responsabile riflessione sulla perdurante criticità dell'invalidità civile, che ha ampiamente confermato l`improrogabilità di un intervento legislativo volto a completare il trasferimento delle competenze dell'intero procedimento in capo all`Inps, nella constatata inefficacia delle scelte procedurali operate e del massiccio ricorso a medici esterni convenzionati, che mette a rischio le capacità di governo del settore da parte dell`ente».

QUESTIONE PARASUBORDINATI - I magistrati contabili hanno spiegato: «Nel contesto del marcato aumento delle prestazioni, la ripresa del flusso contributivo, alimentata dalla gestione privata e in particolare dal lavoro autonomo e ancor più dai parasubordinati, non riesce a ripianare lo squilibrio tra le ambedue essenziali componenti di quasi tutte le gestioni, non sufficientemente bilanciato da apporti statali quantitativamente e qualitativamente adeguati, con conseguente dilatazione dei saldi negativi e dell`indebitamento, aggravati dal fondo di nuova acquisizione dei dipendenti pubblici, in progressivo e crescente dissesto».

ACCENTUAZIONE DEFICIT - «I conti generali - è sottolineato - registrano pertanto il primo disavanzo finanziario e l`accentuazione del deficit economico, derivanti dai più grandi fondi amministrati, per i quali appaiono indilazionabili misure di risanamento, che si riconnettono anche al ciclo recessivo oltre che alla incorporata gestione pubblica. Al contenimento della gravosa perdita economica totale concorre tuttavia il massiccio saldo positivo di esercizio dei parasubordinati e quello delle prestazioni temporanee, i cui netti patrimoniali consentono ancora la copertura di quelli negativi delle altre principali gestioni e il mantenimento di un attivo nel bilancio generale, esposto peraltro a rapido azzeramento».