23 aprile 2024
Aggiornato 12:30
LEGGE DI STABILITA'

I sindacati incontrano il Pd sulla manovra

RP | RP | Susanna Camusso (Cgil), Raffaele Bonanni (Cisl) e Luigi Angeletti (Uil) hanno ribadito le loro perplessità durante l'incontro con il Partito democratico in Senato sulla finanziaria

ROMA - I leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno ribadito le loro perplessità durante l'incontro con il Partito democratico (Pd) in Senato sulla legge di stabilità.

Secondo i sindacati per il lavoro le risorse stanziate nella legge di stabilità sono insufficienti e non basta quanto previsto per le fasce di reddito più basse, siano essi pensionati o lavoratori. I tre dirigenti hanno riscontrato «attenzione» da parte del Pd ma dovranno verificare nei fatti se la battaglia parlamentare del partito democratico andrà nella direzione di «riscrivere» la legge di stabilità.

CGIL, CAMBIARE IMPIANTO MANOVRA - L'incontro con il Pd, ha precisato Camusso, è stato «positivo dal punto di vista delle intenzioni ma se devo dire che c'è una coerente forza nel trovare soluzione questa mi sembra non ci sia ancora». Quanto al governo invece, secondo la Cgil: «Il Paese è in deflazione e continua ad aumentare la disoccupazione. Penso che il presidente del Consiglio sbagli quando dice che l'impianto della legge di stabilità non può essere cambiato. I governi si giudicano dai provvedimenti che fanno e il provvedimento più importante è la legge di stabilità. Cosa determina la legge di stabilità nel 2014 è già un bel punto di giudizio».

CISL, TAGLIARE RUBERIE - Il Pd, ha spiegato Bonanni, ha manifestato «grande interesse sulle cose dette», con quali risultati «lo vedremo nelle prossime ore». Il leader della Cisl ha proseguito: «Noi dovevamo tagliare le tasse a famiglie, lavoro e imprese; invece le tasse stanno diventando la tomba dell'economia italiana», occorre trovare altre risorse attraverso il «taglio delle ruberie e degli sprechi» o con l'aumento della tassazione delle rendite finanziarie perché oggi «il lavoro sudato costa di più del lavoro di speculazione», bisogna inserire i costi standard. Quanto all'operazione di restringere la platea del taglio del cuneo fiscale proposta dal Pd mirando l'intervento sui redditi più bassi, non convince Bonanni: «Certo che vogliamo sostenere i poveri e le famiglie. Ma serve anche sostenere i consumi», altrimenti l'economia non riparte».

UIL, GOVERNO SMETTA CON ANNUNCI - La «povertà crescente - ha spiegato Angeletti - dipende dalla mancanza di lavoro e quando manca il lavoro drammaticamente il lavoro è sottopagato». Il governo, secondo Uil, deve usare «tutte le risorse possibili» per rilanciare l'occupazione, deve «tagliare la spesa e ridurre le tasse sul lavoro. Non può continuare a comprare il tempo, basta annunci, il tempo costa e ogni mese continuano ad aumentare i disoccupati. Per avere qualche straccio di fiducia si deve intravedere la strada. Ma finora il governo non ne ha intrapresa nessuna. Continua a comprare il tempo. Basta annunci. Il tempo costa e ogni mese continuano ad aumentare i disoccupati».

Al Pd, ha proseguito Angeletti, «abbiamo accuratamente spiegato che non si può contrapporre il taglio del cuneo fiscale sul lavoro alla riduzione della povertà, è una cosa inaccettabile». Sul tema delle pensioni, invece, la richiesta del Pd di ripristinare la rivalutazione automatica delle pensioni medio-basse, è una cosa «positiva».