«Se Letta ci convoca, apre una discussione vera e rimette mano alle scelte fatte noi lo sciopero lo smontiamo»
Il segretario della Cisl Bonanni ha assunto una linea possibilista, in vista della mobilitazione generale. Camusso (Cgil) invece: «Non mi pare ci siano segni di cambiamenti di direzione, anzi mi sembra che occorra una pressione»
ROMA - Se cambiamo le scelte fatte sulla legge di stabilità «smontiamo» lo sciopero ha affermato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, a margine di un'audizione in Senato sulla manovra: «Se Letta ci convoca, apre una discussione vera e rimette mano alle scelte fatte noi lo sciopero lo smontiamo», ha detto Bonanni.
DURA LA CAMUSSO - Giudizio molto duro sulla legge di stabilità dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: «Non mi pare ci siano segni che possano determinare cambiamenti di direzione, anzi mi sembra che occorra una pressione e lo sciopero è uno strumento di pressione che ci auguriamo sia sufficiente».
Gli interventi contenuti nel disegno di legge (ddl) stabilità «sono assolutamente insufficienti e inadeguati: si è solo fatto finta di ridurre le tasse», è il giudizio della Uil sulla manovra. Il provvedimento, secondo la Uil, «non risponde alle esigenze di una svolta nella politica economica del Paese per uscire dalla recessione e promuovere la crescita economica. Bisogna apportare sostanziali modifiche al testo elaborato dal governo. Si deve tagliare la spesa pubblica improduttiva, insieme agli sprechi della politica e deve destinare la metà delle risorse recuperate dalla lotta all'evasione fiscale a ridurre le tasse sul lavoro a cominciare dai lavoratori dipendenti e pensionati».
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