29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Sit in al Ministero dell'Economia

Il 22 luglio sciopero nazionale dei medici

«Davanti al collasso del servizio sanitario pubblico, risultato della drastica riduzione della qualità e della quantità delle prestazioni erogate ai cittadini italiani, di conflitti istituzionali, della mortificazione e penalizzazione dei professionisti»

ROMA - Incroceranno le braccia per 4 ore lunedì 22 luglio, dalle 8 alle 12, gli oltre 115mila medici e veterinari dipendenti insieme ai 20mila dirigenti sanitari, amministrativi, tecnici e professionali del Sistema sanitario nazionale, «davanti al collasso del servizio sanitario pubblico, risultato della drastica riduzione della qualità e della quantità delle prestazioni erogate ai cittadini italiani, di conflitti istituzionali, della mortificazione e penalizzazione dei professionisti».

Lo annunciano in una nota congiunta ANAAO ASSOMED - CIMO-ASMD - AAROI-EMAC - FP CGIL MEDICI - FVM - FASSID - CISL MEDICI - FESMED - ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI - UIL FPL MEDICI - SDS SNABI - AUPI - FP CGIL SPTA - UIL FPL SPTA - SINAFO - FEDIR SANITA' - SIDIRSS - UGL MEDICI - FEDERSPECIALIZZANDI.

Lo sciopero nazionale sarà anticipato da una serie di iniziative sindacali a partire da lunedì 8 luglio che prevedono il blocco degli straordinari, l'astensione da tutte le attività non comprese nei compiti di istituto, l'avvio di contenziosi legali, la richiesta di pagamento e/o recupero delle ore effettuate in turni di guardia eccedenti il debito orario contrattuale, la richiesta di godimento delle ferie arretrate e infine assemblee in tutti gli ospedali e luoghi di lavoro il 15 luglio

«Nei prossimi giorni - spiegano le associazioni sindacali - daremo vita ad una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini ed alle più alte cariche dello Stato per far conoscere le nostre preoccupazioni e chiedere l'appoggio di tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Ssn che si salva solo insieme a coloro che, pur tra enormi difficoltà, riescono ancora a garantire l'esigibilità di un diritto costituzionale».