25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Giornata mondiale degli insegnanti

Insegnanti «penalizzati». In tutta Europa stipendi fermi o ridotti

In 16 paesi europei, fra cui l'Italia, gli stipendi degli insegnanti sono stati ridotti o bloccati a causa della crisi economica e delle politiche di austerità dei governi. Lo afferma un rapporto pubblicato dalla Commissione europea in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti.

BRUXELLES - In 16 paesi europei, fra cui l'Italia, gli stipendi degli insegnanti sono stati ridotti o bloccati a causa della crisi economica e delle politiche di austerità dei governi. Lo afferma un rapporto pubblicato dalla Commissione europea in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti.

PENALIZZATA LA QUALITÀ DELL'INSEGNAMENTO - Secondo il rapporto sugli stipendi e le indennità degli insegnanti e dei presidi in Europea (Teachers' and School Heads' Salaries and Allowances in Europe 2011/12), il fenomeno - che disincentiva l'ingresso nella professione dei soggetti migliori e dunque la qualità dell'insegnamento, fondamentale per la crescita economica - è più marcato in Irlanda, Grecia e Portogallo, ovvero negli Stati membri che hanno chiesto l'aiuto dei Fondi di salvataggio dell'Eurozona, e che in cambio hanno dovuto ridurre drasticamente la spesa pubblica. Ma i portavoce della Commissione, rispondendo alle domande dei cronisti ieri a Bruxelles, hanno negato che a richiedere i tagli all'insegnamento sia la Troika (gli inviati dell'Fmi, della Bce e della stesso Esecutivo Ue), durante i negoziati con le autorità dei paesi sottoposti al programma di assistenza finanziaria.
Il rapporto copre 32 paesi europei, fra cui i 27 dell'Ue, e le scuole dalle elementari alla fine della secondaria. Oltre che in Irlanda, Grecia e Portogallo, fra i paesi in cui gli insegnanti sono più colpiti dai tagli di bilancio e dalle misure di austerità ci sono anche Spagna e Slovenia. Ma gli stipendi sono calati o sono stati congelati anche in Italia, Bulgaria, a Cipro, Estonia, Francia, Ungheria, Lettonia, Lituania, nel Regno Unito, in Croazia e Liechtenstein.

GIOVANI SCORAGGIATI AD ACCEDERE ALLA PROFESSIONE - In Europa, nota il rapporto, lo stipendio massimo degli insegnanti con maggiore anzianità è in genere il doppio dello stipendio minimo dei neo arrivati. Ma dato che occorrono in media da 15 a 25 anni per arrivare allo stipendio massimo, i sindacati degli insegnanti temono che i giovani possano essere scoraggiati dall'accedere alla professione.
Il rapporto, infine, rivela che, sebbene tutti i paesi sostengano come che il miglioramento dei livelli di rendimento di alunni e studenti sia una priorità assoluta, solo la metà di essi attribuisce indennità agli insegnanti sulla base dei risultati positivi del loro lavoro o di quelli degli studenti. L'Italia non fa parte di questo gruppo più 'virtuoso', che comprende invece Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Lettonia, Ungheria, Austria, Polonia, Romania, Slovenia, Finlandia, Svezia, Regno Unito e Turchia.