19 aprile 2024
Aggiornato 03:30
E le vendite impennano d’estate

Caffo, oltre 100 milioni di contatti per lo spot del Vecchio Amaro del Capo

In onda in questi giorni sulle reti Mediaset lo spot del prodotto di punta di Distilleria Caffo. Intanto il mercato sorride: ad agosto 2011 la quota a volume ha toccato la punta del 15,3%

ROMA - Dopo essere approdato sul grande schermo con il film «Il Console Italiano» con Giuliana De Sio, ed essere pronto ad apparire dopo l’estate nel nuovo film di Maria Grazia Cucinotta, «La moglie del sarto», il Vecchio Amaro del Capo di Distilleria Caffo conquista oltre 100 milioni di spettatori delle reti Mediaset. Questo infatti il numero di contatti previsto per la nuova campagna pubblicitaria in onda fino al 21 luglio su Rete 4, Canale 5, Italia Uno e Iris. Si tratta della più importante operazione di questo tipo intrapresa finora dall’azienda calabrese. Lo spot, della durata di 15 e 30 secondi, va in onda in fasce diverse, dal mattino alla seconda serata con orari mirati per il target di riferimento (un pubblico adulto dai 18 ai 64 anni). Ne è un esempio la messa in onda durante il Moto Gp del Mugello di domenica 15 luglio. Il set e i protagonisti sono d’eccezione: lei è Anna Prete, una tipica, intensa bellezza calabrese, che con il titolo di Miss Calabria ha partecipato alle finali del concorso Miss Italia, mentre lui, ghiacciato e reso affascinante da un bacio al sapore di Amaro del Capo, é Andrea Ghirelli, eletto Mister Facebook nel 2009 dagli utenti del popolare social network. La scena si svolge al Pineta by Visionnaire di Milano Marittima sotto la regia di Antonio Monti, già regista del popolare programma televisivo «Le iene». L’agenzia di comunicazione PubliOne ha creato intorno al prodotto simbolo di Distilleria Caffo una storia in grado di rafforzarne il posizionamento nella fascia alta del mercato degli amari in Italia, riconfermando la sua superiorità rispetto ai competitor, se consumato ghiacciato a -20°. Con l’Amaro del Capo sulle labbra la splendida donna bacia l’uomo sulla guancia, lo ghiaccia e lo trasforma in un principe azzurro. Una favola moderna per un prodotto che si conferma leader del settore.

Un prodotto in costante crescita
Tra i primi 4 amari più consumati in Italia, anche quest’anno l’Amaro del Capo, prodotto dalla Distilleria Caffo di Limbadi (VV), nei mesi di luglio e agosto del 2011, é stato leader nazionale in volumi nel canale moderno. Vecchio Amaro del Capo a luglio e agosto 2011 è stato l'amaro più venduto in Italia (canale iper+super+superettes, dati IRI) con una quota mercato che ha toccato rispettivamente la punta del 14,2% e del 15,3%. Se si considera solo il Sud d’Italia, le percentuali crescono di molto: 24,4% a luglio, 24,7% ad agosto 2011. In Calabria, regione di origine di questo amaro frutto di una ricetta segreta ispirata a Capo Vaticano, la quota sale ulteriormente assestandosi al 68, 3% a luglio 2011 e la 61,1% il mese successivo, a fronte di una media regionale annuale pari al 56,2%. Ma l’amaro firmato da Distilleria Caffo non è amato solo in Calabria: tra le regioni in cui si vende di più vi sono Lombardia, Lazio, Sicilia e Toscana. Secondo i dati Iri, alla fine del 2011 il prodotto di punta della storica azienda calabrese è cresciuto del 22,4% in valore e del 21,3% in volume rispetto all’anno precedente. La quota di mercato attuale è intorno all’11% e continua a crescere, caso unico, nel 2012 nonostante la flessione dell'intero mercato degli amari. Dal dicembre del 2006 al dicembre del 2011 il Vecchio Amaro del Capo è cresciuto del 73,5% in un mercato che ha perso oltre il 6%. Un vero fenomeno controcorrente in questo momento di difficoltà economica.

Il Vecchio Amaro del Capo
Ispirato a Capo Vaticano, splendida località dove le erbe spontanee arrivano fino al mare cristallino, il Vecchio Amaro del Capo è un liquore di erbe della Calabria, frutto di un’antica ricetta, rielaborata e migliorata dalla famiglia Caffo. Questo amaro racchiude in sé i principi attivi di tante benefiche erbe, fiori, frutti e radici della generosa terra di Calabria, infusi in finissimo alcole, che aiutano la digestione e danno una gradevole sensazione di benessere.
Tra le 29 erbe officinali che compongono l'infuso ne ricordiamo, alcune molto diffuse nella regione come l'arancio amaro, l'arancio dolce, la liquirizia, il mandarino, la camomilla e il ginepro. Queste possiedono proprietà tonico digestive uniche. Il Vecchio Amaro del Capo si distingue per il gusto gentile ed aromatico, che ben si adatta anche ai palati più delicati, non abituati agli «Amarissimi». Va bevuto ghiacciato (a –20° C. nei caratteristici bicchierini del Capo), come ben dimostra lo spot, per esaltare le caratteristiche delle particolari erbe che lo compongono.