19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Festival della Televisione e dei Nuovi Media

De Benedetti: La7? Ora mi dovrebbero pregare

Il Presidente del Gruppo Espresso non ha escluso in modo secco il suo interessamento per la tv generalista e ha lasciato una porta aperta. Mentana straordinario, «il più bravo». I giornali cambieranno, ma non scompariranno. La crisi sarà molto lunga

DOGLIANI - «Un anno fa ero sinceramente interessato a comprare La7, ma Bernabè si divertiva troppo col suo giocattolo, anche se doveva seguire la telefonia. Oggi credo che dovrà venderla, a causa della durezza della crisi, ma sarà lui a dover pregare me». Lo ha detto il presidente del Gruppo Espresso, Carlo De Benedetti, al Festival della Televisione e dei Nuovi Media, a Dogliani (Cuneo).

Mentana il più bravo - Tuttavia De Benedetti non ha escluso in modo secco il suo interessamento per la tv generalista e ha lasciato una porta aperta. «Non ho ancora maturato un'idea, anche nel contesto di crisi attuale pubblicitario, ma anche televisivo» ha detto interpellato su un eventuale suo interesse ad acquisire una tv.
Al confronto a Dogliani ha partecipato anche Gianni Minoli che ha ironizzato: «Su La7 non ha detto di no, diciamo che ha cominciato la trattativa».
De Benedetti è poi tornato a parlare di La7, spendendosi in lodi per Enrico Mentana. «E' un telegiornalista straordinario, il più bravo che c'e'»

I giornali cambieranno, ma non scompariranno - Cambieranno pelle, ma non scompariranno. Ecco in sintesi il futuro dei giornali secondo Carlo De Benedetti.
«Non sono tra quelli che pensano che i giornali non si faranno più, si modificheranno, come già piano piano stanno facendo» ha detto De Benedetti.
«Il giornale come l'abbiamo conosciuto avrà meno copie e meno pagine, costerà di più sui due o tre euro e sarà un prodotto culturale di approfondimento» ha ipotizzato De Benedetti, secondo cui Internet e i new media non ne cancelleranno l'esistenza, ma ne preparano un pubblico più vasto e competente.
«Il grande sviluppo del giornale sarà su altre piattaforme, come I pad che oggi fa l'8 per cento dei nostri lettori. Ci sono più di 30 Mila persone che leggono il nostro giornale sul tablet» ha concluso.

La crisi sarà molto lunga - «Ci sono motivi validi, non per suicidarsi, che è una decisione individuale, ma per fare gesti estremi. La società in questo momento mette la gente in condizioni di disperazione ».
Quanto alla fine della crisi, secondo De Benedetti: «C'è poco da farsi delle illusioni, la crisi sarà ancora lunga, durera' qualche anni, ci sara' da soffrire molto e il peggio deve ancora arrivare dal punto di vista del lavoro. Il paese dovra' abituarsi a vivere con meno fatuita'. Bisognerà abituarsi a standard diversi rispetto a quelli attuali».
Di una cosa è convinto De Benedetti: «Bisogna scardinare questa austerità cieca e bieca della Merkel». Per il presidente del Gruppo Espresso, che ha parlato a margine del festival della Televisione e dei nuovi Media a Dogliani (Cuneo)«le elezioni francesi e greche di questa domenica obbligheranno ad una revisione dell'austerità fine a se stessa».
Infine De Benedetti ha lodato il premier Monti: «Si è mosso in maniera straordinariamente positiva» per creare una «triangolazione con Francia e Germania». «Ora l'Italia avra' un ruolo diverso» ha concluso.